02:03 min

primo piano

Simoni: “L’Inter preoccupa le altre. Con Spalletti è un’altra musica, Icardi è fortissimo”

Fabio Alampi

L'ex tecnico nerazzurro dice la sua sul momento positivo della squadra

Intervistato da ItaSportPress, l'ex tecnico dell'Inter, Luigi Simoni, ha commentato il positivo inizio di stagione della squadra: "Sono rimasto molto legato all’Inter, è stato il più bel successo che ho avuto da allenatore. Seguo con molta gioia questo momento, la squadra sta facendo molto bene, è compatta, ha degli attaccanti molto forti, ma soprattutto a centrocampo sono arrivati giocatori importanti".

Con Spalletti questa squadra sembra avere una marcia in più: secondo lei cosa ha dato l’ex allenatore della Roma?

"Penso che gli allenatori precedenti non siano riusciti a mettere la squadra nelle migliori condizioni. De Boer si ispirava ad un altro tipo di calcio. Spalletti invece è uno sveglio, una persona che sa amalgamare bene il gruppo e gestire i giocatori anche dal punto di vista comportamentale. La squadra aveva bisogno di un tecnico che ‘contasse’ e secondo me Spalletti è uno che si fa sentire ed ha creato un ottimo rapporto con i suoi calciatori. E’ tutta un’altra cosa rispetto agli ultimi anni".

L’Inter quest’anno non gioca le coppe e attualmente si trova al secondo posto in classifica: si può sognare in grande?

"Nel calcio si fa presto a parlare e tante volte bisogna tornare indietro. L’Inter ha grandi qualità, però Napoli e Juventus offrono più garanzie al momento. La squadra di Sarri gioca bene, mentre i bianconeri sono sempre pericolosi e rimangano a mio avviso i favoriti alla vittoria dello scudetto. Anche la Lazio sta andando benissimo. L’Inter preoccupa le concorrenti, ha un allenatore bravo. Il campionato è bellissimo con 4-5 squadre che possono giocarsela".

Chi tra i nuovi acquisti estivi l’ha colpita maggiormente?

"Vecino e Borja Valero hanno una qualità incredibile. Lo spagnolo è un giocatore tecnicamente molto forte, mentre l’uruguaiano garantisce sempre grande rendimento, anche alla Fiorentina ha fatto un bel campionato. Sono due calciatori diversi che completano il reparto di centrocampo con grande qualità. Skriniar è ben strutturato fisicamente, ha coraggio e sa quando inserirsi in avanti. Sono arrivati anche altri giocatori buoni, ma normali. Ad esempio sarà difficile togliere il posto a D’Ambrosio. Un giocatore potente, affidabile, è una garanzia. E’ determinato e veloce, mi piace".

In questo periodo Joao Mario è stato relegato in panchina da Spalletti.

"Sembrava un giocatore che potesse dare qualcosa in più rispetto al rendimento attuale. Possibilmente ancora non si è inserito bene. Agli Europei mi era piaciuto molto, mentre adesso è titubante, poco sicuro".

Capitolo Icardi. Nelle sue stagioni in nerazzurro, il centravanti argentino ha sempre offerto il suo contributo in termini di gol, ma con Spalletti può compiere il definitivo salto di qualità?

"Icardi è fortissimo. Diciamo che prima era solo un finalizzatore, ma nel calcio di oggi un centravanti deve essere completo, aiutando anche la squadra. Magari può perdere qualche gol, però questo lavoro dà dei vantaggi a tutti i compagni. Parte da dietro e lascia la palla agli altri giocatori, buttandosi in area di rigore, lui in questo è bravissimo. Icardi è un attaccante che realizza reti come pochi e sa muoversi alla perfezione. Prima che gli arrivi il pallone sa già come posizionarsi. Fa quello che si deve fare e tutto questo non è casuale. Spero che l’Inter se lo tenga stretto".