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Come Mauro Icardi nel 2019, Milan Skriniar rischia di salutare Milano con una prestazione flop contro l’Empoli. La vicenda del difensore slovacco ricorda in qualche modo quella di Maurito, ma con le dovute premesse. "Salutare l'Inter nonostante la pesante e prestigiosa fascia stretta avuta sul braccio sinistro, chiudendo male contro l'Empoli davanti al proprio pubblico, andando a Parigi dopo l'arrivo dalla Sampdoria con una lunga telenovela per il rinnovo di contratto non andata a buon fine. Un quadretto che può avere due diversi protagonisti: Mauro Icardi e Milan Skriniar, le cui parabole in nerazzurro sono così simili da risultare quasi sinistre e inquietanti", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Le trame delle due vicende hanno sviluppi che le rendono diverse tra di loro. In primis perché Skriniar è in scadenza, mentre Icardi – al momento della rottura – aveva un contratto fresco di rinnovo fino al 2022. E Mauro ci ha messo dentro un rapporto complicato con lo spogliatoio con la netta complicità di Wanda Nara. Non è bastato il peso dell'essere capitani dell'Inter a trattenere Mauro e Milan e a far trovare un punto d'incontro tra le parti. Un addio mesto, con l'impressione che la testa sia già altrove. A Parigi, appunto. Da tempo la terra promessa di Skriniar, mentre per Icardi è diventata la soluzione last minute. La delusione per i tifosi – che fino all'ultimo hanno messo Skriniar sul piedistallo – è la medesima: un capitano che non si sente tale. Bisogna accettare che non ci sono più i Mazzola, i Bergomi, gli Zanetti".
(Gazzetta dello Sport)
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