"Da ragazzino, amava segnare tanti gol e giocare lì davanti, in attacco. Poi arretra a centrocampo e infine in difesa. Attento, concentrato, uno che a volte 'ci mette la pezza' ma ha una buona tecnica di base. Tant'è che il suo ex allenatore, ai tempi dello Zilina, gli faceva battere i rigori. Altri tempi. Il padre ha giocato a calcio ed è stato il suo primo allenatore: «Milan, diventerai calciatore». Aveva già intuito qualcosa. Papà-Lubomir, infatti, giocava alla 'Gago' e i suoi compagni lo chiamavano così, i due si somigliavano molto. Ma dopo aver smesso iniziò ad allenare il figlio. Prima il provino con lo Zilina, risultato? 'Preso'. Milan vive nel collegio insieme ad altri compagni, durante il giorno si diverte ma la sera subentra un po' di malinconia: la famiglia a 100km di distanza, gli affetti lontani, gli altri ragazzi insieme ai genitori. La giovane età: sì, un po' di difficoltà ci possono stare, ma Skriniar tiene botta e si fa forza, sognando l'idolo Skrtel. «Milan, diventerai un calciatore», così fu. Il nome, poi, evoca il derby di Milano ma in famiglia lo chiamano 'Mino'", si legge sul portale di Sky Sport che racconta il passato di Skriniar.