Operazione recupero
—Skriniar, infatti, dopo l’operazione ha iniziato a lavorare sodo per recuperare e ieri ha svolto la prima parte dell’allenamento con la squadra. Lo slovacco nell’ultimo periodo si è tappato le orecchie e coperto gli occhi, evitando così di ascoltare o leggere i commenti poco “carini” (eufemismo) nei suoi confronti da parte di tifosi sentitisi traditi. Anche la dirigenza non gli ha risparmiato frecciate, ma Skriniar all’interno del gruppo non ha mai fatto mancare il proprio apporto, ha seguito le partite da bordo campo e all’Olimpico, nei festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia la scorsa settimana, ha pure ricevuto un simbolico abbraccio da parte della Curva Nord. Mentre la squadra si riposava dopo il successo con l’Atalanta, Skriniar - così come gli altri infortunati (D’Ambrosio, Mkhitaryan e Correa) - ha lavorato ad Appiano da lunedì per migliorare la sua condizione. Si è allenato ad alti ritmi e ieri alla ripresa delle sedute si è unito al gruppo per la prima volta dopo mesi.
Tripla missione
—Oggi aumenterà il minutaggio con un triplo obiettivo: essere convocato sabato per la trasferta a Torino (dovrebbe esserci anche D'Ambrosio, mentre Mkhitaryan e Correa puntano il City), giocare una parte del match per riprendere confidenza col campo e capire le risposte del suo corpo, essere di conseguenza a disposizione di Inzaghi per Istanbul. Probabilmente la scelta di Skriniar di andare via a parametro zero sarà vissuta per sempre come una macchia sulla sua storia nerazzurra dai tifosi interisti, ma lo slovacco vorrebbe chiudere il cerchio di successi a Milano con la Champions. Sa che la formazione anti-Guardiola è fatta, ma anche che Inzaghi sfrutterà tutti i cambi all'Ataturk e lui punta a essere uno dei cinque che subentreranno. L'ultima missione in nerazzurro di Skriniar è ufficialmente iniziata ieri”, si legge.
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