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Wesley Sneijder parla di tutto. Dopo aver sponsorizzato l'arrivo dell'amico e collega Dirk Kuyt il fuoriclasse di Utrecht torna a parlare di se stesso e della scorsa strepitosa stagione. Sneijder un leader? L'olandese si nasconde: "No. Tutti i traguardi dell’anno scorso li abbiamo raggiunti solo perché siamo sempre rimasti una squadra unita e coesa. Abbiamo affrontato ogni appuntamento con la consapevolezza del nostro collettivo, non per far emergere qualcuno. Io voglio sentirmi importante per questa squadra e posso esserlo se mi sento e se gioco bene» .
L’Inter avrebbe bisogno di qualche innesto rispetto allo scorso anno? Anche in questo caso il trequartista preferisce non invadere il campo altrui: «Questa è materia per i dirigenti. Ciò che posso dire io è che qualsiasi giocatore in grado di aumentare la qualità o migliorare la squadra è il benvenuto».
Impossibile non chiedere ad uno dei giocatori più importanti della rosa un pensiero su Balotelli: «Mario ha trovato una squadra dove sente di poter dimostrare tutto il suo talento e il suo valore e dove soprattutto può giocare. Per questo motivo sono felice per lui. Non ha avuto vita facile qui in Italia, soprattutto nell’ultimo anno. Perciò credo che sia stato meglio per lui trasferirsi in un altro Paese».
Avrà rimpianti? «Mario è un ragazzo molto particolare. Dentro di lui vivono molte emozioni, che non lascia trasparire. Anzi, cerca di farsi vedere sempre forte e sicuro. In realtà, quando gli sei vicino e gli parli, puoi davvero avvertire i suoi sentimenti, le sue sensazioni e pure la sua timidezza. Lui ama l’Italia e l’Inter e sono sicuro che gli mancheranno. Di questo sono certo, perché ho parlato tanto con lui. Ad ogni modo, gli auguro il meglio possibile».
Balotelli se n'è andato. Esistono invece possibilità che Sneijder dall'Inter non se ne vada mai? "Ho 26 anni, e almeno altri otto di calcio ad alto livello. Restare all'Inter a vita? Perchè no?
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