- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Da una parte un giocatore con un talento immenso ma anche un carattere molto forte. Dall'altra un allenatore severo dal carattere esplosivo. Sono Wesley Sneijder e Louis Van Gaal, due dal carattere deciso che insieme possono innescare liti furiose come quella raccontata dall'ex Inter al Telegraaf. "Ho avuto un rapporto puramente lavorativo con Louis. È un genio pazzo. Questo è davvero il nome giusto", dice Sneijder. "Il suo approccio ha funzionato nel 2014. Come assistente di Blind era molto importante con le sue discussioni e le analisi degli avversari. La combinazione Van Gaal / Blind era quella giusta per quel gruppo in quel momento". Poi il giocatore entra nei particolari del suo complicato rapporto con l'allenatore: "Sono stato molto vicino a dargli una testata sul naso. È successo durante un viaggio in Asia nel giugno 2013. Il modo mi ha tolto la fascia da capitano in quel momento è stato scandaloso. Mi ha messo da parte come se fossi andato a fare festa tra una partita e un'altra".
"In realtà, ero al mio compleanno dove c'era anche mia nonna. Certo che ero un periodo difficile per me. E sapevo che non ero al massimo della forma. Eppure volevo mettermi alla prova, ho dato il cento per cento e quindi mi sono stufato in quel momento. Ecco perché mi aspettavo un po' più rispetto e comprensione. Avrebbe dovuto darmi il tempo e lo spazio per tornare di nuovo in forma. Ma mi ha trattato in modo irrispettoso. E mi conoscete, poi mi si annebbia la vista e i problemi li voglio risolverli in un modo diverso, come in strada. Fortunatamente ho contato fino a dieci e ho ragionato".
(Telegraaf)
© RIPRODUZIONE RISERVATA