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Che ormai sia un leader lo si è capito già durante la fantastica stagione da lui disputata con l’Inter. Nel "triplete" nerazzurro c’è molto di questo fantasista atipico, che unisce una tecnica sopraffina a una grinta e un fisico degni del miglior mediano. Nonostante potrebbe prendersi tutti i titoli dei giornali, visto che nelle 2 partite disputate al mondiale è stato eletto in entrambi le volte “man of the match”, Wesley Sneijder preferisce il profilo basso, esaltando al contrario il collettivo che mai come quest’anno è al centro del progetto “orange” : “Nel 2004 e 2006 non c’era quest’atmosfera. Ognuno giocava per se stesso e alla fine i risultati si sono visti. Con lo spirito di quest’anno possiamo davvero arrivare lontano. Abbiamo un mix di giocatori perfetto. Compagni esperti che sanno guidare i piu’ giovani in campo internazionale, dove il talento deve essere messo al servizio del collettivo per poter raggiungere i massimi traguardi” Parole da vero capitano, anche se la fascia è al braccio di Van Bronckhorst.
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