"C’è un momento chiave, nel percorso parallelo delle due squadre di Milano, in cui le strade finanziarie si dividono. Questo momento coincide con il primo passaggio di proprietà dei neroazzurri e con l’era Thohir. Il 27 maggio del 2014, Inter Media sottoscrive con Goldman Sachs International e UniCredit un finanziamento per complessivi 230 milioni come linea di credito per rifinanziare i debiti esistenti e il circolante. In pratica Thohir ha di fatto scaricato sulla stessa Inter i debiti di gestione, dando vita così a uno strumento, il bond appunto".
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Sole 24 Ore – Thohir unico a far soldi con l’Inter. E ha scaricato sul club tutti i debiti
"Negli anni successivi non è stato mai rimborsato, ma anzi è via via cresciuto di valore. Due i rifinanziamenti: quello di Suning-Zhang nel 2017 con una nuova obbligazione da 300 milioni (scadenza fine 2022). E sempre Suning a inizio 2022 ha rifinanziato una seconda volta il bond con l’emissione di una nuova obbligazione da 415 milioni (scadenza 9 febbraio 2027). Tutto ciò ha creato una importante crescita del debito, ma soprattutto la lievitazione degli oneri finanziariC, che hanno raggiunto la somma di circa 35 milioni annui. Tant’è che i neroazzurri si sono presentati all’appuntamento con la nuova proprietà, quella del gigante dei fondi, Oaktree con numeri più complessi rispetto a quelli segnati in occasione dell’addio della gestione famigliare".
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