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Ruben Sosa dice la sua sul colpo Nahitan Nandez e non solo. Lo storico attaccante uruguaiano - con 50 gol realizzati in 104 partite in nerazzurro - ha parlato a Tuttosport del possibile arrivo all’Inter del centrocampista. Questi i passaggi principali dell’intervista di Sosa:
Iniziamo con Nandez, l’uomo del momento. È un giocatore da Inter?
«Senza dubbio. Nahitan è un calciatore con esperienza, che farebbe comodo ai nerazzurri. Ormai non è una promessa, si è consacrato. Ha fatto benissimo in Argentina col Boca e nelle ultime stagioni con il Cagliari. È arrivato il suo tempo, quello per esplodere definitivamente. Per età e per quanto dimostrato in Nazionale, l’Inter deve investire su di lui. Non deve farselo scappare: altrimenti firmerà per un’altra società europea importante».
In quale ruolo lo vede meglio?
«A centrocampo. È intelligente, fa sentire il suo peso, inserirsi e segnare: lì può essere più pericoloso. Certo, in fascia corre e crossa. E queste sono tutte qualità importanti. Dove metti Nandez, lui sa cosa fare. È un jolly, con un carattere forte. Gioca con molta grinta e voglia di vincere. Ma soprattutto si nota la sua fame nel voler arrivare. In più, particolare non di poco conto, è un professionista esemplare, sempre in forma, uno che difficilmente incorre in qualche infortunio».
A Milano potrebbe ritrovare il compagno della Celeste, Vecino.
«I problemi di Matias riguardano i fastidi fisici subiti, altrimenti non si discuterebbe. È un giocatore che quando scende in campo, sa essere importante. Chiaro, non puoi chiedere a Vecino un gol a partita, tunnel e certi tipi di numeri. Lui svolge bene i suoi compiti, sa ordinare la squadra. Può essere ancora utile all’Inter. Quando nella scorsa stagione era tornato dopo l’infortunio, si era distinto immediatamente. Se sta bene, può portare qualcosa di buono ai nerazzurri».
All’Inter è esploso il giovane Satriano.
«Martin è una piccola stella. Deve crescere, ma ha davvero tutto per diventare un Campione con la C maiuscola. È un ragazzo che non ha paura di nulla, che viene dalla strada, che ora si diverte. È semplicemente fortissimo».
Come dovrebbe comportarsi l’Inter con lui?
«Satriano deve giocare e acquisire esperienza. Non può restare fermo un anno o scendere in campo col contagocce, ogni due mesi. I nerazzurri devono prestarlo ad una squadra che lo faccia giocare con continuità. Ma anche coccolarlo un po’».
È felice dell’arrivo di Simone Inzaghi sulla panchina dei nerazzurri?
«Mi piace molto. Ha fatto bene alla Lazio e si è meritato l’Inter. È un allenatore molto preparato, che aveva bisogno di mettersi alla prova in un top club che punta a vincere».
L’Inter quindi deve avere come obiettivo lo Scudetto?
«Deve puntare a vincere tutto. Se firmi per i nerazzurri e ti accontenti di arrivare secondo, allora meglio non iniziare proprio. In questa stagione ci saranno tre obiettivi, quattro con la Supercoppa: con la rosa attuale è un’Inter forte, che può conquistare trofei in qualsiasi ambito. Poi non so cosa accadrà col mercato, ma per il momento la squadra è altamente competitiva».
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