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Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, torna all'attacco dopo le polemiche roventi avute già con Lega e Sky Sport. E lo fa dalle colonne della Gazzetta dello Sport.
Ma certe decisioni in emergenze del genere non spettano allo Stato?
«Certo. E infatti ci siamo assunti le nostre responsabilità. Registrando la grande incapacità del calcio a decidere. E vorrei dire che ora mi è tutto più chiaro».
A che si riferisce?
«Al fatto che le norme non c’entrano niente. Che il Dpcm serviva per mettere a riparo Lega e Sky dal rischio dei risarcimenti. Una delle due ci avrebbe rimesso. Solo una questione di soldi. E non mi faccia parlare dei messaggi che ho ricevuto».
Messaggi di chi?
«Di quei presidenti che prima mi insultavano per far giocare le partite, e poi hanno detto di chiudere tutto».
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