Il destino di Luciano Spalletti sembra ormai segnato. A prescindere dal raggiungimento o meno della Champions League, l'avventura all'Inter del tecnico toscano sembra essere al capolinea. Come spiega Tuttosport "Gli ultimi sviluppi sul caso Icardi hanno mostrato un allenatore bravo nel mantenere le redini del gruppo ma, nel contempo, non facilmente gestibile quando soffia vento di tempesta. Il che, unito ai risultati ben sotto le aspettative ottenuti dalla squadra, porterà al divorzio a fine stagione. Una separazione che l’uomo di Certaldo vorrebbe comunque trionfale, come accaduto a Roma quando Spalletti ha salutato con il secondo posto e record di punti nella storia del club (87) nonostante la stagione sia rimasta nei ricordi del popolo tifoso come quella del pensionamento forzato di Francesco Totti. Stavolta si tratterebbe “soltanto” della seconda qualificazione in Champions consecutiva per l’Inter ma questo - in un’annata segnata pure dal caso Icardi - sarebbe comunque un motivo di orgoglio per Spalletti anche perché, come rimarcato pure domenica dall’interessato, l’Inter, prima del suo arrivo, non giocava la manifestazione più importante da sei lunghissimi anni".
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Spalletti al capolinea. Retroscena Inter: Suning ha fatto una richiesta ai main sponsor
Il futuro della panchina dell'Inter potrebbe essere affidato a uno tra Conte, Mourinho e Allegri
FUTURO - "A fine stagione, come spiegato, si volterà comunque pagina anche con il rischio di dover mettere in preventivo 20 milioni per il divorzio, quanto spetterebbe a Spalletti fino al 30 giugno 2021. In estate sarà una rivoluzione in tutti i sensi, dato che l’Inter finalmente uscirà dal settlement agreeement firmato a suo tempo da Marco Fassone con Erick Thohir presidente. Questo non implicherà un mercato stellare però acquisti importanti (Rakitic il primo obiettivo, quindi Dzeko e Darmian per infondere ancora più solidità alla rosa), anche perché parte del budget sarà destinato all’ingaggio di un allenatore dal profilo internazionale che possa diventare anche uomo immagine del club a livello planetario. In tal senso va svelato un piccolo retroscena: Suning avrebbe chiesto ai main sponsor societari un extrabudget proprio per finanziare un’operazione che possa avere come missione quella di arrivare un allenatore al top nel panorama mondiale, ottenendo dai vari interlocutori un sì di massima all’idea. Questo, di fatto, avvicina ancor più Antonio Conte al Mondo Inter, considerato che l’ex commissario tecnico al Chelsea aveva un ingaggio da 10 milioni a stagione (proprio in questi giorni, tra l’altro, è in atto la resa dei conti tra l’allenatore e il club di Stamford Bridge per il contenzioso legato alla buonuscita). Il fatto che pure José Mourinho sia un uomo libero, rende sempre autorevole pure la candidatura dello Speciale che ha in Marco Tronchetti Provera un grandissimo sponsor, tuttavia - come spiegato anche per Massimiliano Allegri quando pure il nome del tecnico della Juve era finito nel toto-allenatore nerazzurro - in questa fase all’Inter serve più una guida in grado di costruire un gruppo vincente piuttosto che un gestore di prim’ordine: e Conte, in tal senso, rappresenta l’identikit ideale alla luce di quanto fatto negli anni prima alla Juve (con Marotta...), quindi in Nazionale e pure al Chelsea, dove ha rivitalizzato una squadra che sembrava ormai sfilacciata in faide interne dopo l’addio di Mourinho", si legge sul quotidiano.
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