Luciano Spalletti, dopo la partita contro l'Atalanta, ha analizzato i novanta minuti ai microfoni di SkySport:
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Spalletti: “Anti-Napoli? Chiamateci come volete, abbiamo il nostro progetto. Santon…”
L'allenatore dell'Inter ha parlato a SkySport dopo la vittoria sull'Atalanta di Gasperini
-Inter di nuovo seconda, ha visto quello che voleva rivedere dall'Inter?
Abbiamo giocato una partita da squadra che conosce se stessa che sa dove portare la partita e la porta nella direzione che vuole. L'Atalanta sa stare in campo e per cui c'era da aspettare il momento giusto. Gli abbiamo poi fatto gol sulla loro qualità, hanno forza di solito sulla palla inattiva, siamo riusciti a sfruttare quell'occasione, siamo andati a pressare alto, ma in alcuni momenti ancora non abbiamo continuità, siamo sulla buona strada.
-Siete l'anti-Napoli?
Definiteci come vi pare, noi dobbiamo migliorare e farlo in fretta perché le altre vanno fortissimo. Noi abbiamo il nostro progetto: vogliamo la difesa alta, pressare davanti e una squadra che non si abbassa di un cm quando gli avversari si allungano un po'. Non ci dobbiamo accontentare come è successo questa sera. Quello è il momento in cui spingere a manetta.
-Santon per Nagatomo è stato unico cambio. Su Dalbert sono stati investiti 30 mln...
Santon ha sempre giocato nell'Inter, ha fatto sempre bene in passato, stava mettendosi in mostra per la Nazionale, perché sa spingere, sa difendere è completo. Se la squadra fa bene e Dalbert si allena più forte di quello che ha fatto prima, perché magari non è bastato, poi decidiamo sulla prossima partita.
-Non siete stati fortunati stasera. Io volevo toccare la partita di Santon, servono altri 3-4-5 titolari? Tu usi sempre lo stesso undici, ma servono altri giocatori per fare concorrenza alla Roma?
Sì, è vero. Perché poi serviranno freschi con la stessa qualità. Li abbiamo, ma c'era da far sentire qualcuno titolare, è stata una scelta forzare su quello e poi quando la squadra va bene si possono inserire anche gli altri. Santon è un giocatore tecnico anche capace di fare la fase offensiva. A dicembre, col mucchio di partite ravvicinate, dovremo fare qualcosa di più.
-Tu vuoi la perfezione, però la gara va sempre nella direzione che chiedi. La squadra sembra matura...
Andare ad attaccare scalando in avanti è una situazione che vogliamo cercare spesso. Con Gagliardini siamo riusciti a schiacciarli, poi all'inizio ci palleggiavano con gli esterni, quando ci siamo messi a tre siamo arrivati da tutte le parti e siamo riusciti a conquistare la palla.
-Ieri il derby di Roma...
Prima mi sono informato se giocava il Ninja.
-Pensavo Totti...
Spalletti ride, ma non commenta (ndr)
-Vi sentite rappresentati da Ulivieri?
Ci si sente rappresentati, ma bisogna incontrarsi e portare avanti le idee di tutti. Ora c'è da sentire quello che diranno, non eravamo abituati a questa cosa, bisogna valutare le cose, fare le scelte corrette. Chiaro che se si attacca tutti Ventura, anche quelli che gli sono stati a fianco, diventa difficile trovare un altro. Che messaggio mandiamo ad Ancelotti? Se si deve prendere la colpa solo lui... Ci sarà stato qualcuno che parlava con Ventura.
-Malagò ha parlato di te...
Io nella posizione di fare tutto da solo mi ci trovo bene, perché poi di solito faccio tutto da solo lo stesso.
-Dobbiamo chiederci chi siamo noi veramente. Che Italia siamo, con quale stile possiamo rendere al massimo?
Non dobbiamo copiare altri modelli, abbiamo storia e cultura da riguardare, riprendere in mano le situazioni che vanno ancora bene ed essere un po' moderni. Questo fatto che la squadra va a scalare, la squadra che non aspetta, che gioca in velocità, è quello che la gente vuole vedere, la gente si entusiasma. Dopo il secondo gol i tifosi interisti, che sono professionisti, hanno esaltato la squadra partecipando e quindi serve pressing, aggressione, gioco in velocità e quando serve difendere. Quello è un po' il futuro.
(Fonte: SkySport)
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