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Spalletti: “I leader fanno come Perisic. Inter accesa fino al 90′. Icardi…”

L'allenatore nerazzurro, dopo la vittoria sul Crotone, ha parlato anche ai microfoni di Skysport

Eva A. Provenzano

Icardi si è eclissato (saranno i capelli color della luna), invece Perisic no. L’ha chiusa il croato la partita contro il Crotone. Una gara finita due a zero, ma tutt’altro che facile per gli uomini di Spalletti. E’ servito l’ottantesimo e un colpo di grinta di Skriniar a sbloccare il risultato dopo che era stata la squadra calabrese a mettere in pericolo più volte l’area nerazzurra sorvegliata da Handanovic.

Difficile sì, ma alla fine i tre punti sono arrivati, consentono all’Inter di essere ancora prima in classifica dopo 4 giornate e dopo le vittorie contro Fiorentina, Roma e Spal. A fine partita l’allenatore nerazzurro ha fatto un bilancio sulla gara ai microfoni di SkySport. Queste le sue parole:

-Ogni vittoria conta molto, ma una vittoria sporca, senza fluidità di manovra, ma arrivata in un momento difficile. Che vittoria è stata?

Ha un significato importantissimo, siamo una squadra in costruzione e dobbiamo crearci mentalità solida, una mentalità che sa calarsi in una gara come quella di oggi, con un caldo forte a inizio gara, con i crampi, per loro e per noi. Se riusciamo ad adattarci a quanto c’è da fare è sintomo di crescita. Il secondo tempo poi abbiamo fatto una buona gara.

-Perisic, che corda ha toccato per dargli continuità?

Non tocco niente. Nel senso che le squadre che vogliono fare risultato si dividono pregi e difetti e si caricano le difficoltà dei compagni, i leader fanno così e lui è un leader, con i rientri che ha fatto, ha fatto cento metri di corsa, sono una roba importante. Servono ancora passi in avanti da fare e bisogna farli velocemente: Handanovic ci ha messo una pezza, ha saputo gestire un paio di situazioni che deve saper gestire perché lui è Handanovic.

-L’Inter dà la sensazione di essere in campo mentalmente novanta minuti. Ti soddisfa?

Sono d’accordo, la squadra è stata accesa fino al novantesimo. Loro sono bravi nei duelli e a buttare la palla dritto per dritto, sulla linea difensiva eravamo tre contro due ma non siamo mai riusciti ad andare in area, i terzini non volevamo alzarli per non prendere contropiede. C’era da stare in equilibrio ed essere reattivi in base a tutte le letture, lo abbiamo fatto: attendiamo il momento giusto, teniamo l’equilibrio, non concediamo spazio agli avversari, per farci gol dovranno essere bravi, in questo siamo cresciuti.

-Cosa poteva fare di più Icardi?

In profondità abbiamo giocato poco, abbiamo provato a costruire, dovevamo forzare lì, se poi gliela butti alle spalle della difesa e li fai correre in difesa, diventa un vantaggio e li metti in difficoltà. Quando pressano anche lui deve venire a metà strada perché farlo ti aiuta a trovare il giocatore libero indirettamente e si può entrare tra le linee. Difficilmente con loro si trovava spazio.

-Odgaard ha segnato nel derby contro la Primavera: sta bruciando le tappe, se l’aspettava?

Abbiamo creato già problemi alla Primavera, gli abbiamo preso Vanheusden che è un difensore importante per Stefano (Vecchi.ndr). Complimenti a lui, con il suo risultato e il nostro stiamo tranquilli per qualche giorno.

(Fonte: Skysport)