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Spalletti: “Inter, a volte manca qualcosa caratterialmente. Rafinha non ha i 90 minuti”

L'allenatore nerazzurro ha analizzato la gara con il Bologna, ha parlato delle difficoltà della squadra e dell'importanza dei tre punti conquistati

Eva A. Provenzano

Luciano Spalletti ha parlato dopo la vittoria sul Bologna anche ai microfoni di Skysport e si è soffermato sui tre punti conquistati nonostante sia stata una gara delicata: “I giocatori si stancano di più, ma i tifosi ci hanno continuato a seguire e forse hanno capito più di noi le difficoltà che ci sono a stare nella parte alta della classifica. Noi però abbiamo fatto una buona partita. Qualche volta si può dare qualche attenuante ai giocatori. Abbiamo creato grossa aspettativa, ma poi abbiamo avuto difficoltà: finora abbiamo perso solo due volte e da lì un attimo di appannamento difficile, ma non abbiamo mai perso la testa. La squadra non concede tante occasioni, come oggi, bisogna alzare la qualità e mantenere gli equilibri senza buttare via tutto.

-La squadra lancia un messaggio: è dentro il suo obiettivo ed è guarita?

Farò i complimenti ai miei, riuscire a reagire in maniera forte – anche se abbiamo avuto momenti difficili – abbiamo creato quanto dovevamo creare. Impossibile ribaltare una situazione nella quale sei costretto a giocare dai risultati con tensione e non riesci mai a prendere il massimo dalle tue qualità. Ora questa vittoria è un passo in avanti: grande anche la prestazione.

-La scelta di Karamoh: perché?

Abbiamo bisogno di mettere qualcuno che abbia caratteristiche diverse, che dia qualità come proposta di gioco. Non riuscivamo più a creare anche se subivamo poco, avevamo perso quel modo di creare che c’era stato nella prima parte della stagione. Karamoh ha qualità nello strappo, nell’uno contro uno anche se poi ha bisogno di recuperare, che a volte ti lascia in inferiorità numerica e perde palla banalmente. La squadra è riuscita comunque a sostenerlo.

-Si potrebbe scegliere di settimana in settimana chi fa meglio…

La scelta di Karamoh è in quel senso: ti dà l’impennata da una giocata individuale. Sul fatto della partita, abbiamo fatto bene nel secondo tempo, a volte subiamo l’umore, da un punto di vista caratteriale non siamo forti o perfetti per quello che dovremmo essere per quella che è la classifica, però bisogna rendersene conto. Siamo quello che facciamo, inutile continuare a dire che si può fare di più.

-Finalmente l’aria di formazione rinsecchita, fonti di gioco rinsecchite, è finita, sembra ci siano nuove soluzioni: Karamoh e pure Rafinha. Sono cose che prima non si vedevano: ora l’Inter ha numerose opzioni di gioco.

Bello rinsecchito come termine (ride.ndr). Rafinha non ha tutta la partita, ci ho parlato prima della gara, con i dottori ho un dialogo costante. Quando uno è fermo da un anno e mezzo è difficile riprendere il ritmo della gara, finora lo abbiamo sfruttato al massimo. Non ha il tratto lungo di campo, se gli chiedi rientri o lunghe fughe fa fatica e non lo ritrovi. Poi quando si ha palla è chiaro che ci aiuta. Sono cose che vanno dosate. A volte per la tensione poi in questi momenti difficile ci sono anche più infortuni.

(Fonte: SkySport)