Aveva anche smentito in realtà, ma come sempre, più della smentita, ha fatto notizia l'attacco che sarebbe arrivato sui social da parte del padre di Lautaro Martinez nei confronti di mister Spalletti. Qualche ora dopo rispetto a quanto si leggeva su Twitter, il signor Martinez aveva sottolineato di utilizzare solo Instagram, ma i social sono impietosi: se qualcosa è stato scritto difficilmente può essere cancellato da altre dichiarazioni che possono solo provare a metterci una pezza. Un tweet in un attimo può cambiare tutto: la polemica ormai era partita ed è ovviamente arrivata alle orecchie dell'allenatore nerazzurro ed è stata argomento di cui parlare in conferenza stampa. Al tecnico interista hanno chiesto cosa pensa di quelle dichiarazioni e lui non è stato tenero nella risposta facendo capire chiaramente al giocatore che questi sfoghi è lui che deve tenerli sotto controllo.
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Spalletti: “Papà Lautaro? Attacco all’Inter. Imbarazzo per grandi club e un top player…”
L'allenatore nerazzurro ha parlato delle parole del padre dell'argentino che lo aveva attaccato sui social per non averlo impiegato in CL
Queste le parole di Spalletti: «Sono dichiarazioni che si vanno ad analizzare con il giocatore. Quello che è importante in queste cose è che lui si renda conto che il suo papà facendo queste dichiarazioni, tentando di attaccare me poi attacca l'Inter e crea problemi al giocatore stesso, finisce per danneggiare la sua immagine e il suo rapporto con i compagni di squadra. Poi c'è da valutare che per diventare un top player devi essere in grado di gestire te stesso e anche quelli che ti stanno attorno ed è giusto che se ti danno problemi tu ti faccia sentire. E i grandi club a livello europeo stanno attenti a non avere situazioni imbarazzanti come queste da gestire. Poi lui non ha bisogno di qualcuno che lo difenda, è un uomo in campo e fuori dal campo. Sono abituato a queste situazioni, addirittura non do peso a queste cose qui ma dentro ad un gruppo chiaramente bisogna poi parlarne».
(Fonte: FCINTER1908.IT, da Appiano Gentile Sabine Bertagna)
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