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Luciano Spalletti introduce, alla vigilia dell'importante sfida di Coppa Italia contro il Milan, i temi principali della sfida contro i rossoneri. L'Inter non deve farsi sfuggire l'opportunità di passare il turno e andare in semifinale: "E' una partita importantissima, non esiste nessuna condizione affinché poi il risultato del derby sia un risultato qualunque. Ti dà molto, ti toglie molto. Non è poi la soluzione a tutto il lavoro, perché ci deve essere anche qualcos'altro in cui i giocatori credono e lo fanno diventare poi più possibile il risultato del derby. Noi ci riteniamo pronti per giocare questa partita, dà l'accesso ad una semifinale e bisogna dare più di quello che abbiamo individualmente. Assenze? Ho fatto un discorso più vasto prima c'era da dare forza e da dare la sicurezza di essere calciatori determinanti e fondamentali per l'Inter a tutti, ma poi devo scegliere e allora ho scelto quelli. Ora c'è da far sentire fondamentali anche qualcuno degli altri. Per arrivare laggiù abbiamo bisogno di tutti. C'è un'altra partita fra tre giorni, succede anche qualche infortunio. qualcosa siamo costretti a cambiare per essere in condizioni di vivere fatiche in partite così ravvicinate. Cercheremo di fare tutto il possibile per avere calciatori in condizione e allo stesso tempo che possano dare un equilibrio di forza alla squadra. Bilancio? Fare un'analisi approfondita è corretto, aiuta nell'andare a lavorare. Quelli che sono numeri giusti oggi possono non bastare domani. Quello che è il nostro riferimento è domandarsi se stiamo dando il meglio di noi stessi. Qualcosa al di sotto delle nostre possibilità è stato fatto. Bisogna riuscire a portare il rendimento sopra quello che è il nostro livello standard. Secondo me vale la teoria che chi gioca meglio probabilmente lo vince, chi ha più qualità da mettere nelle situazioni, chi è sveglio pronto a percepire tutto quello che passa ha dei vantaggi. Cercheremo di essere in quelle condizioni. Mi aspetto un segnale per come li conosco io, adesso ci vuole due non basta più uno, loro sanno benissimo prendersi le responsabilità."
(Inter TV)
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