Per Ivan Perisic si registrano solo segnali di addio. Nel corso della rubrica AskMercato su Premium Sport, si è confermata la rassegnazione di Luciano Spalletti sul fatto che l'Inter debba cedere il croato per rispettare i parametri del fair play finanziario entro il 30 giugno.
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Spalletti rassegnato all’addio di Perisic. Su Rudiger possibile bluff della Roma
Entro il 30 giugno i nerazzurri dovranno cedere un giocatore importante per essere liberi di investire pesantemente sul mercato
Il giocatore ha un accordo con il Manchester United per un ingaggio molto importante, Spalletti ha valutato con la società la possibilità di tenerlo ma non ci sono stati margini. Da qui si dovrà capire come i nerazzurri sostituiranno l'ex Wolfsburg, ma ogni valutazione verrà fatta da luglio quando l'Inter potrà essere libera di concludere operazioni.
In tal senso, c'è in piedi la trattativa per l'esterno del Nizza Dalbert che tuttavia non è semplice. Per la difesa si pensa sempre a Rudiger anche se il ds giallorosso Monchi nelle ultime ore ha escluso una sua partenza. Sul tedesco si possono fare due letture: si potrebbe trattare di un bluff da parte dei giallorossi per far capire che non sarà facile trattare se non verrà accontentata la richiesta di circa 40 mln; l'altra ipotesi è quella che a partire potrebbe essere Manolas, accostato ai nerazzurri ma soprattutto allo Zenit di Roberto Mancini.
Su Lucas Moura e sugli esterni in generale, l'Inter al momento non si starebbe muovendo. E' vero che i dirigenti di corso Vittorio Emanuele hanno parlato con il PSG per il brasiliano ma la valutazione alta del cartellino e la poca convinzione da parte di Spalletti sulle qualità del ragazzo hanno un po' frenato l'affare. Per Bernardeschi, invece, bisognerà aspettare la Fiorentina: la partita sarà lunga perché c'è da convincere i viola che chiedono minimo 50 mln e battere la concorrenza della Juve. Novità sul numero 10 toscano potrebbero arrivare la prossima settimana.
-Spalletti: “Riportiamo l’Inter dentro la sua storia. Guai a sbagliare il mercato. Icardi e Oriali…”
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