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Spalletti: “Tutti hanno smesso di dire che siamo fortunati. I giocatori? Chi sta all’Inter si motiva solo…”

Il tecnico nerazzurro Spalletti è intervenuto a 90° minuto - Zona Mista dopo la vittoria sul Chievo

Francesco Parrone

Intervenuto a Rai Sport, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha commentato la vittoria sul Chievo e la grande prestazione dei suoi ragazzi: "Oggi abbiamo fatto una buona partita, ci siamo divisi bene i compiti in tutte le sue componenti. La gara l'abbiamo riempita nella maniera corretta sia quando avevamo palla sia quando l'abbiamo avuta. Non lo so se saremo pronti, noi stiamo facendo il nostro percorso, stiamo facendo il nostro lavoro nella maniera corretta. C'è ancora da consolidare qualcosa, c'è ancora da crescere perché si viene da diversi anni dove abbiamo fatto bene in alcuni periodi, male altri e ancora è poco per dire 'siamo questi'. Però sicuramente non si ritorna al punto da dove siamo partiti, su quello ne sono certo".

IN TESTA DOPO LA GARA GIOCATA MEGLIO -"Sì, oggi hanno giocato una buona partita. Siamo stati bravi a spingere dalle fasce a creare questo folto sulle palle perse dove loro verticalizzavano subito sui due attaccanti che è il punto di forza del Chievo. Questi traversoni con Ranocchia e Skriniar che sono due giganti su queste palle non abbiamo sofferto niente se non un paio di spizzate. Poi abbiamo fatto girare la palla con velocità, con verticalizzazioni improvvise dove la squadra si è un po' esaltata di fronte a un pubblico incredibile, anche oggi c'erano 55mila spettatori che hanno partecipato dandoci una mano a manifestare questa tranquillità e questa convinzione sul campo".

INTER AI LIVELLI DI NAPOLI E JUVE? -"Secondo me noi siamo stati molto bravi a intrufolarci in questa classifica. Poi ci sono molti episodi dove si vede che la squadra è cresciuta, si vede un livello di qualità, di autostima, di personalità differente rispetto a quando abbiamo iniziato. Questo è fondamentale perché secondo me c'è ancora margine per cui noi ce la vogliamo andare a giocare questa partita e questo periodo che manca ancora di fine campionato. Vogliamo rimanere su questi livelli giocando partita dopo partita, tentando di vincerne il più possibile. Come dicevo ieri, questa non era la partita prima della Juventus; era la partita che determinava mettere tre punti in classifica che sono importantissimi come quelli di Torino".

QUEST'ANNO E' PROPRIO CRESCIUTA LA SQUADRA -"Tutti hanno smesso di dire che siamo fortunati, e ci dispiace perché noi questo aggettivo ce lo vogliamo portare avanti, ce lo vogliamo portare dietro. Su Icardi non sapevo che avesse gli stessi gol della scorsa stagione ma sicuramente so un numero a cui lui ha dato una crescita importante, quello delle corse senza la palla, dei metri senza la palla e delle palle recuperate. Spesso si va a fare le palle giocate, i gol, i passaggi positivi ma nessuno parla mai di quante palle intercetta un calciatore. Lui prima era quasi a zero, adesso è a livello dei centrocampisti e dei mediani quindi questo fa crescere il livello di autostima di squadra, fa crescere le potenzialità e le possibilità che sono ancora da vedere dove possono arrivare. C'è ancora del margine che è ancora più importante...".

GIOCATORI CHE SEMBRAVANO FUORI DAL PROGETTO SONO RIVITALIZZATI -"Non ho rivitalizzato nessuno, ci sono tanti professionisti nell'Inter che lavorano in maniera corretta. La cosa essenziale è che io non vado a motivare nessuno, se tu sei uno che vuol giocare nell'Inter prendi e ti motivi. Tu per essere qui dentro, se vuoi giocare nell'Inter devi avere determinate qualità e determinate caratteristiche. Prima di tutto ti svegli, poi si comincia a parlare di qualche altra cosa. Questi calciatori che sono stati più fuori in questo periodo, dal mio punto di vista giocatori come Eder, Joao Mario, Brozovic, Dalbert che non potete vedere durante gli allenamenti, io faccio le formazioni scegliendo non bocciando. Non è che quelli che non ho fatto giocare siano i bocciati, purtroppo devo scegliere gli altri perché ho solo 11 possibilità ma ci sono altri calciatori che possono giocare titolarissimi in questa squadra in sei,sette, otto unità".

RANOCCHIA RECUPERATO ED E' IMPORTANTE -"Oggi parlando con gli altri calciatori si diceva di dare una mano. Tutti, essendo un gruppo, tentavano di fare dei discorsi per aiutare lui. E' vero che bisogna dare una mano ma voglio vedere chi lo marca quando va a saltare di testa in area avversaria, lui ha quella forza e fisicità lì. E' stato bravissimo e la prossima volta gli andrà nella maniera giusta perché poteva fare due gol".

SFIDA CON LA JUVE -"Non dobbiamo modificare niente, dobbiamo aumentare l'autostima e vogliamo vedere il fondo delle nostre possibilità come ci siamo detti con il direttore. Ancora non l'abbiamo visto".

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