I comitati contrari alla realizzazione degli impianti sportivi a Rozzano e a San Donato hanno incontrato la Commissione Territorio della Regione Lombardia
I comitati contrari alla realizzazione degli stadi di Milan e Inter a San Donato e Rozzano-Assago sono stati ospitati oggi dalla commissione Territorio della Regione Lombardia e hanno individuato tra le criticità maggiori i rischi per la viabilità ma anche per l'ambiente, visto che in entrambe le zone dove dovrebbero sorgere gli impianti si rischierebbero "danni incalcolabili" in aree di "grande valore naturalistico".
Il presidente del Comitato No Stadio a Rozzano-Assago, dove dovrebbe costruirlo l'Inter, Franco Davalle, ha sottolineato come l'impianto sorgerebbe a poca distanza dal Forum, dal Teatro Repower e dal Centro Direzionale Milano Fiori.
Tutti poli attivi che attraggono migliaia di utenti ogni giorno e a cui si aggiungerebbero i tifosi nei giorni delle partite. «C'è il rischio di portare al collasso l'attuale viabilità. Lo stadio sorgerebbe in un'area di grande valore naturalistico», ha aggiunto. Un riferimento a rogge e fontanili con una notevole biodiversità. «Al momento comunque - precisa il Comitato - nessun atto formale è stato depositato presso il Comune di Rozzano quindi l'iter è ancora ai primi passi».
San Donato
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Per quanto riguarda San Donato, l'area in cui dovrebbe costruire il suo impianto il Milan, i rappresentanti del Comitato del No Curci e Menichetti hanno parlato delle criticità rispetto alla viabilità perché manca anche «l'indispensabile prolungamento della MM3 dall'attuale capolinea all'area San Francesco».