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Una settimana fa Antonello e Scaroni avevano firmato una lettera con la quale assicuravano al sindaco Salache stanno predisponendo il progetto necessario ad affrontare il dibattito pubblico. Ma da allora non è successo più nulla, ha spiegato il sindaco calando l'asso della missiva. I club hanno riproposto la possibilità di costruire lo stadio a Sesto San Giovanni dato che "il dibattito pubblico andrebbe ad allungare l'iter burocratico per la costruzione dell'impianto e perché porterebbe alla predisposizione di un nuovo progetto di fattibilità. Un’incombenza che, secondo fonti vicine ai club, costerebbe 15 milioni. Meno, secondo altre informazioni", si legge su TuttoSport.
Ci sarebbero anche costi importanti nel ricominciare da capo e da un nuovo progetto a Sesto San Giovanni, comune al confine di Milano. Al momento si parla dell'alternativa come di una specie di provocazione nei confronti di Palazzo Marino, anche per l'accelerazione dei tempi perché di passi avanti, nella concretizzazione dell'idea di fare lo stadio a Sesto, non ce ne sono stati. "Col risultato di depotenziare l'effetto dell'alternativa e alimentare il clima di diffidenza reciproca, in uno scenario reso già complicato dalla pervicace opposizione di ambientalisti, residenti e nostalgici e da un ginepraio di ostacoli: dal possibile referendum al dibattito pubblico, che avrebbe potuto essere evitato avviando la procedura diretta davanti alla Presidenza del Consiglio", conclude il quotidiano torinese.
(Fonte: TS)
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