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GdS – Avanti su San Siro, inizio lavori nel 2023? Sala vuole stringere i tempi

Alessandro Cosattini

Proseguono i dialoghi tra Inter e Milan per il tema stadio. Con le società alleate e unite dalla volontà di avere un impianto all'avanguardia

Vigilia di derby a Milano. Domani Milan e Inter si giocano l'andata della semifinale di Coppa Italia. Proseguono invece i dialoghi, fuori dal campo, per il nuovo stadio. Con le due società alleate e unite dalla volontà di avere un nuovo impianto all'avanguardia. Ne parla oggi nel dettaglio La Gazzetta dello Sport:

"Hanno pure scelto il progetto della Cattedrale di Populous, ma nel mentre i rapporti col comune si sono però fatti freddini: così, mentre i due club spingono per non allungare ancora i tempi, riprende corpo la possibilità di trasferire il progetto altrove. Favorita l’area ex Falck di Sesto San Giovanni, lì dove ci sono però ancora incertezze sulle spese di bonifica e tempi incerti su un eventuale nuovo piano di mobilità. Da Palazzo Marino, però, non si deroga dalla strada tracciata dal sindaco Sala già dopo la rielezione di ottobre: sì al San Siro-bis senza tabù sulla demolizione del vecchio impianto, ma con un necessario coinvolgimento della popolazione. Del resto, sul nuovo stadio, su che fine debba fare il vecchio, sulle volumetrie e pure sul verde si discute da tempo".

Si entra poi nei dettagli più tecnici della questione, sempre sulla rosea di oggi: "I due club aspettavano comunque un’accelerazione post-elettorale che, dal loro punto di vista, non c’è stata. Ora chiedono almeno un ok sul masterplan e, per far partire poi l’eventuale progetto esecutivo, dovrebbero spendere circa 20 milioni, troppi senza la certezza di realizzazione. Da Palazzo Marino, invece, filtra la volontà di far rientrare l’allarme sui tempi: tutto potrebbe esaurirsi in otto mesi circa, senza arrivare ai dodici che sono il massimo per legge. Così facendo, si conserverebbero quindi buone chance di avviare i lavori nel 2023. [...] In questo scenario, però, non è casuale che i due club siano vicini alla nomina di Beppe Bonomi come coordinatore del progetto: il manager che dovrebbe trasformare la Cattedrale da disegno in realtà è proprio quello che ha gestito la trasformazione delle ex Falck a Sesto", si legge.