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Serata importante per l'Inter che questa sera con il Psv si giocherà il passaggio del turno, l'approdo agli ottavi di finale di Champions League. Sul Matchday programme dell'Inter ne ha parlato un ex giocatore nerazzurro che di grandi partite se ne intende parecchio, Dejan Stankovic:
"La Champions per me rappresentava tutto. E per tutto intendo tutto davvero, dai sacrifici fatti da bambino per diventare un calciatore fino alla finale di Madrid. Solo chi l'ha vinta mi può capire fino in fondo. Chi ce l'ha come obiettivo, invece, ascolti il mio consiglio: spinga fino in fondo, lavori tantissimo e provi a vincerla. Vale davvero la pena".
C'è un ricordo particolare di quella stagione, un qualcosa che vi ha unito in maniera particolare?
"Le storie sono tante, gli aneddoti di quell'anno infiniti. Ma tra le tante cose, ce n'è una che mi piace sempre ricordare. Eravamo un gruppo con tanti giocatori sopra ai 30 anni. Era la nostra ultima opportunità, non l'abbiamo lasciata scappare".
Un livello di calcio e di attenzione altissimi per tutta la stagione. Qual è stato il segreto?
"Lo sapete anche voi. Avevamo un allenatore come José Mourinho che ci caricava ogni giorno. A ogni allenamento eravamo spronati a dare tutto e sempre di più".
In campo a Madrid, ma nella storia della Champions anche per un gol meraviglioso: quello nel 2010/11 contro lo Schalke 04. Come hai potuto pensare di segnare una rete del genere?
"La verità è che proprio non ci ho pensato. Ho visto il pallone arrivare verso di me, Neuer era fuori dall'area e allora ho calciato. E' stato un gol passato un po' sotto silenzio perché purtroppo quella sera il risultato non fu positivo per noi, ma sono davvero fiero di quello che ho fatto".
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