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Al peggio non c'è mai fine. Eppure c'è chi parla di pace, di toni da abbassare. A quanto pare qualche tifoso juventino non la pensa così. Basta dare un'occhiata agli spalti del San Paolo, nel settore destinato ai bianconeri spuntano altri colori, sono quelli nerazzurri (che in teoria stasera non c'entrano nulla), su un due aste di forma quadrata disegnato appositamente per infierire su Giacinto Facchetti e il suo triste destino. C'è il suo nome sul numero 48. Nella smorfia napoletana significa 'Il morto che parla'. (Su facebook esistono gruppi con lo stesso nome, tanto per essere recidivi). Le telecamere (pure quelle in hd) lo inquadrano tantissime volte, ma nessuno si indigna, nessuno dice nulla, tutto passa inosservato. Si, Giacinto è morto e se potesse parlare per davvero lo direbbe lui al posto nostro: che schifo.
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