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"Un anno simbolo perché - a meno di ulteriori rinnovi - coinciderà anche con la scadenza di tutta la dirigenza sportiva: Marotta, Ausilio e Baccin. Premesso che le vie del mercato sono infinite e che in presenza di offerte indecenti nessun club potrebbe dire di no, il piano triennale si sposa alla perfezione con le strategie della nuova proprietà. Nel giro di pochi giorni Oaktree infatti è passato da fondo creditore a traghettatore causa insolvenza di Steven, salvo rivelarsi un proprietario che intende gestire aumentando la competitività sul campo e i ricavi per trovare con tutta calma chi rileverà l’Inter, ottenendo una pesante plusvalenza. Conti permettendo, avere un’Inter più stabile e forte è nell’interesse di tutti. E tutti ci mettono la firma", scrive La Gazzetta dello Sport
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