primo piano

Strama a FCIN1908: “Complotto no, cose strane sì. Il ‘mi cacciano’…”

Eva A. Provenzano

Una partita incredibile. Si può recriminare sugli episodi, si può stare ore ed ore davanti ai se e ai ma che nascono da questa gara. Ma l’Inter perde a San Siro contro l’Atalanta e se c’era una piccola speranza di pensare al...

Una partita incredibile. Si può recriminare sugli episodi, si può stare ore ed ore davanti ai se e ai ma che nascono da questa gara. Ma l'Inter perde a San Siro contro l'Atalanta e se c'era una piccola speranza di pensare al terzo posto adesso diventa veramente una cosa impossibile. Stramaccioni perde anche Cassano che si fa male dopo aver fatto un tacco e sul Meazza ad un certo punto sembra calare una maledizione. Rocchi e Alvarez però stupiscono tutti e l'Inter va sul tre a uno. Arriva un rigore per i bergamaschi che per capirlo servono cinquanta replay. In quel momento è blackout out e le gambe dei nerazzurri si fanno pesanti. Partita ribaltata. E poi succede ancora di tutto ma non basta, finisce 3 a 4. Il tecnico interista in sala stampa analizza i novanta minuti con i giornalisti e Fcinter1908.it presente con i suoi inviati alla conferenza, vi riporta le sue parole: 

BLACK OUT - Se mi sento preso per i fondelli? Non è la locuzione giusta se mi sento preso per i fondelli. Percepisco poco rispetto per questa maglia, per questi colori, per questi tifosi, magari mi espatriano, ma lo percepisco per quello che vedo e che sento. La differenza è tra un errore e una cosa che proprio non c'è, un fallo che non esiste. In questa partita non puoi non lamentarti e non essere arrabbiato perchè anche gli avversari non hanno capito cosa è successo in occasione del rigore. I miei sono uomini fatti di carne e hanno avuto un attimo di black out. Sulla palla di Ranocchia c'è poi la filosofia di questo momento. Non parlo di dietrologie, ma questi episodi decidono le partite ed è quello che ho visto. Se Zanetti e Samuel ti dicono che vedono cose strane allora, credo di aver detto tutto. Pensavamo al contatto di Ranocchia in area e invece no, ha fischiato un fallo di mano. 

QUANDO CI SI AVVICINA - L'Inter subisce episodi sfavorevoli quando si avvicina alle dirette avversarie? Sono convinto che non ci sia nulla di premeditato però è innegabile e questi episodi decidono le partite. Non giustifico la rabbia a fine gara dei miei, ma non so cosa rispondere se non che sono amareggiato, ci siamo caricati dopo l'infortunio a Palacio, volevamo fare bene. Eravamo più pericolosi noi e l'Atalanta aveva messo il terzo attaccante, ma si sbilanciava: poi è arrivato quel rigore. 

TRE MINUTI DI RECUPERO - "Se sono pochi? Non ho 19enni in squadra con me, ho giocatori che hanno vinto tutto. Per me che sono l'ultimo arrivato vedere loro increduli è strano. Non capisco ma perchè ha rischiato quel rigore, lo dicevo al quarto uomo, magari ci battevano uguale, ma fa rabbia in questo momento di emergenza, si fa ancora più rabbia". 

GOL E DIFESA - "Grave un nostro errore sul primo gol incassato, il secondo non lo commento. Sul terzo ci sono una serie di rimpalli e l'ultimo è un gol pazzesco di Denis". 

LA NOSTRA DOMANDA AL MISTER: Alla luce di quanto accaduto in questa gara, alla luce di questo pesantissimo risultato, come stanno i suoi ragazzi, credete ancora sia possibile raggiungere il terzo posto che è l'obiettivo dichiarato? "Io ci credo ancora fino alla matematica. Questa è una delle migliori partite dei nostri, abbiamo cercato di recuperare con Ranocchia perchè siamo in emergenza. La squadra sta bene, abbiamo da giocare contro il Cagliari e abbiamo una settimana per prepararla sperando di giocare in uno stadio all'altezza della Serie A. Poi arriverà il ritorno della semifinale di Coppa Italia e vogliamo raggiungere la finale

CASSANO - "La dinamica è tipica di chi imprime forza alla palla, ha sollecitato la parte inferiore della coscia: fosse stato per lui sarebbe rimasto in campo, ma avremmo rischiato di perderlo per un periodo più lungo: vedremo cosa succederà, ma non sono così ottimista in virtù della Coppa Italia, mancano dieci giorni". 

MI CACCIANO - "Quando lo dico non è un timore. Il presidente mi dice il contrario.  Quando ero tifoso vedevo che che cose non si potevano dire e in questo senso potrei finire ad allenare in Giappone. Magari Nagatomo ci mette una buona parola..." (ride.ndr)

COL CAGLIARI - "Ho qualche dubbio in attacco (ride.ndr). Il problema è la difficoltà del ricambio. Rocchi ha dato molto in questa partita. La formazione iniziale sarà sempre adeguatamente pericolosa, ma poi mantenere la pericolosità nei novanta minuti sarà difficile. Speriamo di avere un pizzico di fortuna con Antonio, magari possiamo usarlo se le sue condizioni non sono così pessime. I ragazzi della Primavera non sono del tutto pronti, quelli più pronti sono stati mandati a fare esperienza altrove, abbiamo deciso così, poi sta a me trovare delle soluzioni".