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Strama a FCIN1908: “Rispetto per i fischi, ma facile applaudire le vittorie. Ora…”

Eva A. Provenzano

La maledizione di San Siro continua. E Ad Andrea Stramaccioni tocca commentare una sconfitta, quella contro il Siena, che fa male soprattutto per come è arrivata. Colpa dell’equilibrio che manca, ma c’è un progetto in cui si crede e...

La maledizione di San Siro continua. E Ad Andrea Stramaccioni tocca commentare una sconfitta, quella contro il Siena, che fa male soprattutto per come è arrivata. Colpa dell'equilibrio che manca, ma c'è un progetto in cui si crede e per il mister non è tutto da buttare. In sala stampa, a San Siro, il tecnico nerazzurro ha analizzato la gara e Fcinter1908.it, presente allo stadio, vi riporta le sue parole.

CENTROCAMPO - "Il Siena oggi ha giocato con cinque difensori e con tre giocatori davanti. Penso che il mio lavoro è finalizzato per mettere in campo una squadra che deve vincere. Ho a disposizione giocatori d'attacco di grande qualità, noi non dobbiamo perdere l'equilibrio. Ancora non ce l'abbiamo e i gol incassati dipendono dalla mancanza di equilibrio. I nostri esterni bassi hanno caratteristiche che non aiutano la difesa. Il gol nasce con Pereira, Gargano che insegue Rosina e arriva la superiorità e arriva un gol clamoroso. Se va male, ho pensato, facciamo 0 a 0. Il Siena era rintanato nella sua metà campo, non ha fatto grandi azioni".

CONFERME - "Adesso si vede lo spessore del nostro lavoro. Nelle prestazioni casalinghe siamo stati pericolosi e abbiamo subito meno e questa è una considerazione a cui arriviamo dopo aver visto che riescono a creare troppe palle gol contro di noi. Adesso andiamo in una direzione che tenga conto delle cose buone fatte finora. Se dopo una sconfitta così! frutto di un errore che si ripete, se io butto tutto devo cambiare mestiere".

PALACIO - "Non cerco alibi, la partita la rigiocherei anche senza Palacio. Che poi lui ha caratteristiche diverse lo sappiamo".

ALVAREZ - "Aveva il compito di darci larghezza. Abbiamo perso per una palla persa, la brutta figura la fanno i centrali, ma vista dall'alto è un errore dell'intera fase difensiva".

MANCANZA DI AGGRESSIVITÀ - "Oggi hanno lottato su ogni pallone. Non manca carattere o voglia, tutti sono motivati e vogliono fare bene".

PRESIDENTE - "Era insieme a noi negli spogliatoi e il fatto che era con noi dimostra che c'è fiducia in un progetto nuovo con giocatori nuovi ed un allenatore nuovo. I problemi tecnico tattici sta a me risolverli".

LA NOSTRA DOMANDA - I fischi dei tifosi e la maledizione di San Siro che continua. Cosa vede fare l'Inter per uscirne? "Noi abbiamo grande rispetto per la parte del pubblico che ci fischia, il sostegno dei tifosi dopo il triplice fischio ci aiuta però, la Curva che cantava io l'ho sentita anche alla fine. Perchè è facile applaudire quando le cose vanno bene e il sostegno a fine gara aiuta e mette in gioco la voglia di girare la rotta, crediamo in questo progetto. I fischi sono quelli che ci spronano, ma gli applausi aiutano molto. Non siamo contenti di questa sconfitta, ma certo non possiamo fischiarci da soli".

MERCATO - "Ci manca un esterno di attacco, lo abbiamo cercato, abbiamo cercato un giocatore da Inter, di livello superiore e non siamo riusciti a chiudere. Questo è l'unico ruolo che è rimasto scoperto. Poi un'altra cosa è la mancanza di un'altra punta centrale, non ce l'abbiamo e in partite come questa, in cui mancava anche Palacio, sono oggettivamente andato in difficoltà tanto che nel secondo tempo ho chiesto a Ranocchia di aggiungere cm alla squadra in avanti perché poteva essere una risorsa". 

DIFESA - "Altri miei illustri predecessori sono riusciti a trovare un equilibrio. Non necessariamente il regista di trova a centrocampo, può essere anche chi è in difesa ad impostare le azioni. Noi costruiamo e secondo me il problema è l'equilibrio anche quando attacchiamo".

FUORI AREA - "In area di rigore avevano almeno sei uomini in area. Puoi arrivare più facilmente alla conclusione con tiri dalla distanza".

INFORTUNATI - "Forse per la panchina qualcuno sarà pronto. Se li porto in panchina è perchè ho l'ok per farli giocare".

CAPOCCIA - "Io devo mandare in campo l'Inter più competitiva possibile: dobbiamo attaccare stando in equilibrio. Troppe palle gol concesse. Tra i rimedi di lavoro ci sono le caratteristiche dei calciatori. Io devo trovare la quadratura migliore. Non siamo contenti, ma c'è fiducia nel nostro lavoro ed è in questo che si vede la fiducia che si ha nel progetto. Bisogna mantenere la fiducia in quello che va bene, andiamo tutti nella stessa direzione. Perdere non piace a nessuno. Ma se perdi e cambi io non faccio il mio lavoro. Se segni e vinci comunque il problema resta. Abbiamo perso una partita incredibile. Sconfitte così non le vogliamo commentare. Chiunque ci batte deve farlo perchè ci ha messo sotto, perchè ci ha fatto una capoccia così. Punto".