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Strama: “Gara stregata fin dall’inizio. Pubblico straordinario nonostante il momento, e…”

Una tre giorni da dimenticare. Dopo il 3-1 incassato domenica a Napoli arriva anche quello della Lazio che a San Siro contro l’Inter non vinceva dal 18 Ottobre 1998. Un numero il tre, che sta diventando un incubo, a peggiorare la situazione...

Francesco Parrone

Una tre giorni da dimenticare. Dopo il 3-1 incassato domenica a Napoli arriva anche quello della Lazio che a San Siro contro l'Inter non vinceva dal 18 Ottobre 1998. Un numero il tre, che sta diventando un incubo, a peggiorare la situazione poi gli infortunati, la mancanza di gioco da parte della squadra e le contestazioni dei tifosi alla societá. Il tutto condito dalla lunga assenza di risultati positivi che il tecnico Andrea Stramaccioni ha provato a spiegare ai microfoni di Premium Calcio: "Questa credo sia una partita che rappresenta l'emblema di quello che è successo negli ultimi tre mesi, perchè chi ha seguito la gara ha visto che l'Inter ha fatto forse una delle sue migliori partite in casa, anche dal punto di vista del gioco. Sicuramente non meritavamo di perdere, penso sia successo un po' di tutto tra pali, traverse, primo goal subito in maniera sfortunata, e il rigore sbagliato di Alvarez. Credo che il pubblico a fine partita abbia apprezzato che i miei ragazzi abbiano messo di tutto in campo, tra l'altro hanno giocato anche alcuni Primavera fuori ruolo perchè non c'erano più difensori".

Finchè c'era in gioco l'Europa League magari a qualche giocatore si è chiesto qualche sacrificio di giocare pure in condizioni menomate. A questo punto in queste due ultime partite rimaste si potrebbe puntare sui giovani visto che è il progetto per la prossima stagione?"Si, assolutamente. Adesso bisogna gestire queste due gare, ma sicuramente non si rischieranno più situazioni come quella di Ranocchia. Ogni volta che l'Inter andrá in campo dovrá mettere tutto come ha fatto questa sera...".

Il primo pensiero prima di preparare ogni partitea è diventato quello di andare a sfogliare la margherita per capire chi si fará male e chi no? Ormai è uno stillicidio continuo, c'è anche un po' di sfortuna, ce l'hai questa sensazione?"Devo dire che sul rigore ce l'ho avuta (ride,ndr). Questa è stata una partita stregata fin dall'inizio anche perchè Marchetti ha fatto degli interventi prodigiosi, la Lazio ha trovato il primo goal in maniera fortunata. Poi rientriamo in campo, ci carichiamo, andiamo più volte vicini al pareggio, c'è l'episodio del rigore, e vedi Onazi che calcia da 35metri trova l'incorcio dei pali. Non ci dimentichiamo l'infortunio di Jonathan a cui è uscita la spalla, abbiamo finito la gara con Pasa e Benassi che sono due centrocampisti del '94 che praticamente hanno giocato fuori ruolo perchè non abbiamo più terzini destri. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, il nostro pubblico è straordinario. Nonostante il momento ha tributato un applauso alla fine del match...".

L'alibi degli infortuni e della sfortuna ci può stare, ma gli striscioni della Curva stasera sono significativi. Tutte le domande poste sono perchè c'è una mancanza di comunicazione sui progetti futuri della società. Non c'è comunicazione da parte della societá e quindi dalla dirigenza, e in questi momenti nelle grandi squadre queste cose servono. All'Inter nessuno ci mette la faccia per spiegare ai tifosi queste situazioni... "Il malcontento dei nostri tifosi io da allenatore dell'Inter lo capisco perfettamente. Secondo me questa tipologia di dissenso va capito anche perchè la cosa più bella è stata che si è vista una contestazione a cui poi sono seguiti 90' di incitamenti. I tifosi dell'Inter, che in questa stagione hanno fatto il record di abbonati di Serie A, pur essendo la stagione più brutta degli ultimi anni, ci siano stati vicini sempre anche nei momenti più duri. Il loro è uno sfogo d'amore. Io lo concepisco così. Per quanto riguarda la squadra posso garantire che tutti quelli che hanno indossato la maglia stasera hanno dato l'anima. Il mio presidente so quanto ama questo club, e so quanto voglia riportarlo in alto. Non ci scordiamo che tre anni fa l'Inter era sul tetto d'Europa...".

Lei da giovane tecnico pensa di dover essere più diretto nei sui interventi, o ritiene che non è nel suo ruolo occuparsi di questo?"Io delle volte ho anche ecceduto quando si è trattato del campo. Io ho sempre messo la faccia per me e per i calciatori, anche perchè penso sia giusto che un allenatore lo faccia. Ho preso anche tante critiche ma l'ho fatto sempre per il bene dell'Inter e in questo ho cercato sempre di essere parafulmine nel momento in cui le cose andavano meno bene perchè sapevo che davano l'anima per me e per l'Inter. Per quanto riguarda discorsi di societá io credo che l'allenatore debba fare l'allenatore, e il mio presidente che lo fa alla grande non credo abbia bisogno di lezioni da nessuno. Quello che può migliorare lo migliorerá, e ne sono certo, quindi di questo io ho piena fiducia in lui".

Hai detto che tra anni fa l'Inter era sul tetto d'Europa, e ha battuto una squadra che attualmente è una delle più forti d'Europa o forse del mondo. Questa squadra ha speso 5mln in meno rispetto all'Inter in questi tre anni eppure è sempre rimasta sul tetto d'Europa. Qua bisogna veramente tirare le somme e capire chi ha sbagliato, perchè non è possibile che in questi anni una squadra come quella del Triplete sia stada falcidiata e non ci sia stata la possibilitá di rinnovamento pur spendendo tutti questi soldi. Questi sono i numeri... "Io questa analisi critica la capisco, ma credo che chiuso un ciclo l'Inter stia ripartendo. Non è facile, abbiamo posto delle basi quest'anno anche se ci è successo un po' di tutto e questa è la realtá. Ci sono stati grandi cicli come la Juve che ha vinto due scudetti consecutivi nonostante il primo anno sia arrivata settima e quindi fuori dall'Europa, così come il Borussia Dortmund. Non è che ci stiamo dando degli alibi, ma voglio dire che tutto questo può succedere perchè il primo anno di una ricostruzione è sempre molto difficile. Io ho fiducia in questi colori, ho fiducia nel mio presidente e dei miei calciatori. Adesso giriamo velocemente pagina e costruiamo una grande Inter per cercare di rispondere costruttivamente alle tue critiche".