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Strama ora parla chiaro: regista e vice-Milito non possono più aspettare

Daniele Mari

Stavolta ha parlato chiaro e tondo, senza tanti giri di parole. Andrea Stramaccioni ha dettato le linee guida del prossimo mercato di gennaio che, in casa Inter, ruoterà intorno a due ruoli ben precisi: il regista e il vice-Milito. La ricerca di...

Stavolta ha parlato chiaro e tondo, senza tanti giri di parole. Andrea Stramaccioni ha dettato le linee guida del prossimo mercato di gennaio che, in casa Inter, ruoterà intorno a due ruoli ben precisi: il regista e il vice-Milito.

La ricerca di un attaccante che possa far rifiatare il Principe è iniziata quest'estate, quando fino alle 19 del 31 agosto la società nerazzurra ha cercato di mettere a disposizione del tecnico un giocatore con le caratteristiche giuste (capacità tecniche di un certo tipo e di movimento su tutto il fronte offensivo). Ora la ricerca riparte perché Strama vuole togliere un po' di pressione a Marko Livaja, troppo acerbo per un compito così gravoso: "Un vice-Milito puo' togliere qualche responsabilita' a un ragazzo di 20 anni come Livaja e cambiare volto all'attacco, una risorsa importante per una squadra che vuole vincere", ha detto esplicitamente il tecnico nerazzurro. Qualcosa in più di una richiesta.

Per quanto riguarda il regista, poi, l'appello di Strama è arrivato già dalle scelte sul campo. Chivu playmaker basso è un messaggio inequivocabile: all'Inter manca chi sappia iniziare l'azione, un elemento fondamentale soprattutto in partite contro squadre chiuse (tutte quelle giocate a San Siro contro le piccole).

"In certe partite equilibrate puo' bastare la qualita' offensiva, in altre puo' fare la differenza un centrocampista in grado di trovare linee di passaggio piu' difficili. Non e' una lamentela, è solo l'evoluzione del progetto", ha detto Strama a fine partita. Messaggi chiari, non serve leggere tra le righe.

L'Inter ha due ruoli scoperti e più di un mese di tempo per tappare la falla. La corsa Champions sarà lunga, l'Inter è dove doveva essere, cioè nel gruppone, ma l'impressione è che per fare il salto di qualità questa rosa non basti. L'Inter squadra, finora, ha fatto il suo (parlare di scudetto è sempre stato fuori luogo). Ora tocca alla società.