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Strama: “Qualcosa va rivisto ma fiducia nel progetto. Chivu…”

Francesco Parrone

Quarta giornata dal gusto amaro quella che l’Inter ha affrontato al Meazza contro il Siena corsaro di Serse Cosmi. I toscani prima con capitan Vergassola, poi con l’ex Parma Valiani stendono i nerazzuri per 0-2. Nuovi grattacapi dunque...

Quarta giornata dal gusto amaro quella che l'Inter ha affrontato al Meazza contro il Siena corsaro di Serse Cosmi. I toscani prima con capitan Vergassola, poi con l'ex Parma Valiani stendono i nerazzuri per 0-2. Nuovi grattacapi dunque per Andrea Stramaccioni che dopo il deludente giovedì in Europa League sperava di veder i suoi far bene in campionato. Proprio il tecnico nerazzurro ha analizzato così il match ai microfoni di Premium Calcio: "E' arrivata una sconfitta proprio nel momento in cui pensavi che se andava male non la vincevi, siamo riusciti a perdere. Questo ci brucia tantissimo e dico che questa sconfitta è arrivata nel momento della nostra miglior prestazione in casa anche come continuità nella costruzione delle palle goal. Solamente la prestazione di Pegolo e una dose di sfortuna non ci ha permesso di trovare il goal. Resta il fatto che prendere un goal così ci fa capire che qualcosina va rivista..."

Abbiamo visto l'Inter alla fine con Ranocchia centravanti. La coperta è un po' corta in attacco?"Si questo lo sapevamo, però adesso questa è un'analisi che non mi piace. Abbiamo perso e quindi nessuna scusa, queste sono le nostre caratteristiche. Abbiamo una struttura di squadra che prevede dei giocatori offensivi, manca un po' un'alternativa a Milito, ma da quando io alleno l'Inter il problema non è mai stato costruire palle goal, è sempre stato dietro. Mantenere gli equilibri nel momento in cui l'Inter attacca, in questo sicuramente ci aiutano offensivamente le caratteristiche dei nostri esterni bassi, ma poi paghiamo troppo nel momento in cui i nostri avversari ripartono. Anche se devo dire che fino al goal e alla ripartenza di Rosina non eravamo stati esposti al contropiede del Siena, noi davamo la sensazone di attaccare e mantenere solidità. Con quel goal siamo ritornati un pochino ai vecchi errori..."

La difesa a tre può essere una soluzione a questi problemi? "Queso è compito dell'allenatore, adesso noi dobbiamo mantenere la fiducia nel progetto su cui stiamo lavorando. Stiamo facendo bene e sicuramente questo passo falso ci farà vedere che carattere abbiamo nel mantenere la barra dritta continuando a lavorare per non perdere le cose che abbiamo fatto di buono. E' una squadra nuova che ha cambiato tanto, sicuramente in questo momento non abbiamo una continuità di risultato, però questa sconfitta arriva nella nostra migliore prestazione casalinga..."

Sul discorso dell'equilibrio di cui lei parlava può incidere la presenza di Sneijder,Cassano e un attaccante? E' una cosa che vi potete permettere?"Io credo che una squadra, come l'Inter che ha questi giocatori nel reparto offensivo, deve assolutamente lavorare fino all'ultimo per cercare di avere una trazione anteriore. L'equilibrio di cui parlo è nel momento in cui i nostri avversari ripartono. Lì è la nostra fragilità, prima di rinunciare al terzo attaccante lavoriamo sodo per cercare di trovare degli equilibri, perchè dobbiamo avere la fiducia sul progetto per il quale si lavora. Adesso abbandonare un attaccante per mantenere un equilibrio equivarrebbe a tornare indietro su una cosa sul quale l'allenatore, la società e la squadra credono. Nelle partite in cui abbiamo manteneuto l'equilibrio l'Inter ha fatto bene, abbiamo questa altalena nella continuità e adesso è compito mio provvedere a quello che non va, come giusto che faccia un allenatore...".

Tu prima hai detto che il problema è la fase difensiva, questo problema riguarda un sistema di gioco o riguarda qualche singolo? E quanto questa squadra riesce ad aiutare in fase difensiva gli altri giocatori? I tre attaccanti che schieri si connettono con i compagni anche quando devono difendere? "La cosa che penso è che non ho mai visto l'Inter in queste partite soffrire quando si è difesa. Io ho visto sempre l'Inter soffrire troppo, o comunque mostrare fragilità nel momento in cui noi stiamo attaccando. In questo, oltre alle caratteristiche dei tre giocatori davanti che ovviamente sono il bersaglio più facile, ci sono anche le caratteristiche poco difensive dei nostri esterni bassi come Nagatomo,Pereira,Jonathan e Zanetti che tra i quattro è sicuramente il più completo. La sensazione di fragilità l'ho sempre avuta quando la squadra ripartiva, non in una fase di non possesso corale, ma in un momento di transizione.E' mio compito trovare un equilibrio che oggi abbiamo trovato solamente a tratti e non con continuità. La mia bravura adesso sta a non perdere il lavoro che stiamo facendo, visto che ci crediamo tutti e a non farci condizionare troppo da questo risultato negativo, altrimenti roviniamo tutto..."

Queste problematiche c'erano anche ai tempi di Mancini e Mourinho. Questo è dovuto ad una mancanza di un vero leader da centrocampista basso, cioè un giocatore che sappia coordinare la squadra nella fase offensiva e quella difensiva. Lei cosa ne pensa?"Il discorso del leader non credo, perchè abbiamo tanti giocatori di personalità. Il discorso del play maker posso essere d'accordo, nel senso che non c'è un calciatore che abbia la qualità per iniziare con continuità l'azione dal basso, però magari lo trovo nella linea difensiva..."

Potrebbe essere Chivu?"Cristian ha le caratteristiche..."

Meno sei dalla Juve già a quattro giornate, che impressione le fa? "In questo momento sarei ancora più inesperto di quanto sono se guardassi la classifica, perchè l'Inter ha alternato risultati positivi a risultati negativi. Ci può stare quando cambi tanto, non dobbiamo perdere la fiducia nel lavoro e andare nella direzione giusta, quindi in questo momento lasciamo stare la classifica e troviamo continuità di risultati...".