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Quando arriva - dopo la conferenza stampa - ai microfoni di InterChannel, si siede sul divano e ha un'aria pensierosa. Gli chiedono: "Sei più rilassato?". E Andrea Stramaccioni risponde: "Si sono molto rilassato, io stavo pensando a cose di campo".
CAPITANO - Non stacca un attimo, lui è così: meticoloso, puntiglioso, preciso. In conferenza stampa chiede scusa per il ritardo: "Solitamente sono molto puntuale", avvisa. Ha appena parlato con la squadra, si è confrontato a lungo con Javier Zanetti, il capitano ("E' più anziano di me, ma ha grande grinta, è giovane dentro') di quelli che sono diventati i suoi uomini, quelli "che - assicura - entreranno in campo e saranno loro a mettere a frutto il mio lavoro".
DNA - La sua anima romana si sta colorando di nerazzurro: "Il dna è quello, ma gli stiamo dando una grossa verniciata, mi sento interista, questa squadra ti entra dentro", sostiene.
AH PERO'... - Poi una piccola rivelazione: "Ho visto la partita di San Siro contro l'Olympique Marsiglia in Curva Nord perché non ho rimediato altri biglietti e vedere la gente piangere per quel gol di Brandao mi ha toccato, molto, non ce lo meritiamo questo momento".
ERRORE - A fine intervista, quando pensa di non essere più in onda, Strama canticchia e gli scappa un 'Amala'. E no mister, lo sanno tutti. Da oggi è #stramala.
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