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Strama: “Stasera altri due menomati. Cassano e Palacio? Se tornano…”

Francesco Parrone

Altra partita da dimenticare per l’Inter, arrivata in quel di Napoli giá rassegnata ad una sconfitta che si presenta puntuale sotto i colpi del bomber partenopeo Cavani, autore di una tripletta. A siglare il goal della bandiera per i...

Altra partita da dimenticare per l'Inter, arrivata in quel di Napoli giá rassegnata ad una sconfitta che si presenta puntuale sotto i colpi del bomber partenopeo Cavani, autore di una tripletta. A siglare il goal della bandiera per i nerazzurri è l'argentino Alvarez dal dischetto, unico sussulto dei ragazzi di Stramaccioni in tutti i 90'. Lo stesso tecnico ai microfoni di Premium Calcio analizza l'ennesima amara sconfitta: "L'Inter fino al momento del terzo goal, che ci ha un po' tagliato le gambe, credo sia stata in partita e se la sia giocata a viso aperto, perchè affrontare un Napoli che ha vinto praticamente tutte le  ultime sei gare, e prendere goal dopo un minuto in un San Paolo così, la squadra non ha perso il controllo e ha cominciato a giocare senza paura costruendo delle occasioni da goal su cui poi è arrivato il rigore. Purtroppo non siamo stati in questo caso fortunati perchè abbiamo preso praticamente il goal del 2-1 dal dischetto, ma nonostante questo devo fare i complimenti ai miei ragazzi perchè anche nel secondo tempo abbiamo fatto inizialmente meglio del Napoli e siamo stati pericolosi con Alvarez. Poi loro con questo campione che è Cavani hanno trovato il terzo goal, tanto di cappello a lui, ma ai miei ragazzi faccio i complimenti".

Visto la situazione in classifica, la prossima partita diventa il bivio per l'Europa?C'è la possibilitá di rivedere Cassano in campo? "Il primo giocatore da recuperare sicuramente è Rocchi che questa sera non abbiamo potuto schierare, poi Antonio sarebbe un altro recupero importante, come Palacio, però è fuori da un mese quindi sicuramente se lo recupereremo sará in panchina, anche perchè schirandolo dal primo minuto rischieremmo di esporlo e di riperderlo. Stasera ci sono stati altri due giocatori che sono andati in campo in condizione menomata: Ranocchia che fino a ieri sera aveva un ginocchio gonfio, e Chivu che con l'infortunio di Zanetti insieme a Cambiasso è rimasto il leader, quindi ha fatto di tutto per esserci e credo che questi ragazzi abbiano dimostrato ancora una volta di voler dare tutto per l'Inter".

Moratti ha detto che anche il prossimo anno lei sará l'allenatore dell'Inter. In chiave mercato si parla di Fabregas, lei lo sogna oppure sogna un campione del Real?"Su questo stanno sicuramente lavorando sodo il nostro presidente con i direttori. Io dico che nessuno nell'Inter è contento di questo finale di stagione. Ci è successo veramente di tutto, la cosa importante è non abbassare mai la testa, rialzarsi sempre, e continuare a lavorare per cercare di costruire un'Inter migliore. Questo sicuramente è il primo anno di un ciclo in cui abbiamo posto delle basi e l'abbiamo dimostrato finchè la squadra non è stata travolta da questa incredibile serie di infortuni. Nella partita di andata contro il Napoli eravamo a quattro punti dalla Juve prima, adesso senza metá squadra ci ritroviamo molto distanti. Noi vogliamo ricostruire sicuramente una grande Inter, qualcosa di base abbiamo buttato, siamo tutti molto tristi per questo epilogo però quello che posso dire è che ce la stiamo veramente mettendo tutta in campo e fuori, per onorare al meglio questa finale di campionato. Altri grandi cicli sono iniziati con una stagione difficile, di promesse ai tifosi non ne faccio perchè loro non ne hanno bisogno, ci sono stati sempre vicino. Ripeto che stiamo dando tutti il 100%...".

"Io credo che l'importante sia continuare sulla linea che si è intrapresa dal presidente e dai collaboratori. Un finale di stagione così sappiamo per quale motivo è avvenuto, conosciamo tutto, l'abbiamo analizzato e dobbiamo continuare sulle basi che abbiamo impostato perchè sono molto fiducioso. Lo è anche il presidente, sicuramente nessuno è felice però non bisogna cambiare rotta...".

Mi fa piacere sentire queste parole. Quindi avete focalizzato il problema più grosso che è quello degli infortuni? Sapete come intervenire?"Io credo che con molta onestá e sinceritá sicuramente noi ci dobbiamo mettere sempre sotto esame, e analizzare a livello professionale per fare meglio. Però ci sono delle casistiche di infortuni che abbiamo incontrato quest'anno che secondo me sfuggono a qualsiasi tipo di pronostico. Quando saltano tre tendini di Achille in una stagione, due legamenti crociati non penso ad una diretta connessione ad una tipologia di allenamento. Ci può essere magari una connessione con il numero di partite e con lo sforzo che i calciatori hanno sostenuto. L'Inter è la squadra che ha giocato più partite in Italia, e questo anche a causa dell'Europa League. Abbiamo pagato tutte queste partite, detto ciò noi ci siamo analizzati e lo facciamo continuamente. Non dobbiamo assolutamente cambiare rotta e non ripetere gli errori che abbiamo fatto. Abbiamo fatto anche tante cose buone, e ripartiamo da queste...".

Pensi di aver fatto qualche errore quest'anno? "Per l'Inter, per il presidente, per i miei tifosi ho sempre messo la faccia. Sicuramente di errori ne ho fatti, ma li ho fatti sempre con la voglia di far bene per la squadra. Non mi sono mai tirato indietro neanche nelle brutte sconfitte, da questo punto di vista metterò sempre la mia faccia, preferisco prendere critiche io che i miei calciatori. Devo difenderli sempre perchè anche stasera avete avuto la prova che in una condizione di emergenza totale e difficile, l'Inter ha messo tutto dentro il campo. Secondo me ha dato il massimo, quindi andiamo avanti sempre a testa alta".

Tu dimostri ottimismo nonostante le amarezze. Hai avuto qualche rassicurazione per dimostrarlo?"Io sto dando il massimo perchè il presidente mi ha dato una grande occasione. I miei calciatori mi hanno sempre seguito fin dal primo giorno, anche se io fossi l'ultimo arrivato come allenatore. Siamo stati a un punto dalla prima in classifica, siamo stati a quattro punti, e io darò tutto sempre a testa alta fin quando vorrà il presidente. Il giorno in cui deciderà che io non vado più bene, ringrazierò lui, i tifosi e i calciatori perchè mi sono stati tutti vicini, quindi non sono una persona che si deprime. Siamo l'Inter, portiamo un marchio importante nel mondo. Se mi manda via stasera, o se mi manda via fra tre anni io sarò sempre così...".

Allenare Fabregas le piacerebbe?"Con tutti questi infortunati ancora di più (ride, ndr)".