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Stramaccioni: “Pareggio giusto, ma non ci soddisfa. Se ci fosse stato qualche minuto in più…”

Il tecnico Andrea Stramaccioni intervenuto ai microfoni di Premium Calcio, commenta un derby avvincente terminato sul risultato di 1-1, con le reti di El Shaarawy per i rossoneri, e di Schelotto per l’Inter: “È innegabile che il Milan...

Francesco Parrone

Il tecnico Andrea Stramaccioni intervenuto ai microfoni di Premium Calcio, commenta un derby avvincente terminato sul risultato di 1-1, con le reti di El Shaarawy per i rossoneri, e di Schelotto per l'Inter: "È innegabile che il Milan abbia fatto un primo tempo migliore del nostro mettendoci in difficoltá, e questo non bisogna negarlo. Alla fine però ci siamo riorganizzati su quello che non andava tatticamente, e il mio compito è stato anche a livello motivazionale. Credo che sia entrata un'Inter arrabbiata, con grande voglia di ribaltare un risultato e credo che il secondo tempo sia stato il nostro migliore, abbiamo finito in crescendo e globalmente penso che il risultato finale sia giusto, anche se bisogna riconoscere che il Milan all'inizio era una squadra in grandissima forma sia psicologica che tecnica".

Questo 1-1 fa più felici voi?"Si, fa più felici noi perchè sicuramente eravamo andati in svantaggio e il Milan stava giocando meglio. Quando recuperi un derby, soprattutto con questa grinta e voglia, e metti tutto in campo penso che esci con la felicitá di uno che ha recuperato la partita. Siamo l'Inter e un pareggio non può soddisfarci, e alla fine eravamo anche rammaricati perchè nei minuti finali stavamo meglio del Milan e se la partita fosse durata qualche minuto in più potevamo metterli in difficoltá. Però globalmente, credo che un tempo a testa sia il risultato più giusto".

Siete vivi. Lo avete dimostrato, ma lo sapevate anche voi? "Si può avere la consapevolezza, poi a parlare è il campo perchè è quello che ci siamo detti nello spogliatoio, e credo che si sia vista la grande voglia di fare i fatti e non le parole. Adesso sicuramente è finito un ciclo di partite molto intenso, abbiamo una settimana per cercare di recuperare qualcuno e preparara al meglio un altro..."

Quale valutazione ha fatto su Guarin? Come mai quella posizione? "La sofferenza è stata sulla fascia destra. Non bisogna dare colpe a nessuno. La coppia era Nagatomo-Guarin, e l'interpretazione dell'esterno basso condiziona quello dell'esterno alto, perchè poi nel secondo tempo Guarin ha giocato nella stessa posizione con Zanetti e con gli accorgimenti che abbiamo fatto nell'intervallo non ricordo che De Sciglio sia arrivato sul fondo. Abbiamo avuto un' eccessiva preoccupazione per El Sharaawy, che Nagatomo seguiva molto dentro il campo, invece alcune volte bisognava avere il coraggio di lasciarlo ai difensori centrali. Questo ha costretto Guarin a un lavoro che non è nelle sue caratteristiche, anche se la sua prestazione è stata positiva perchè da quella posizione di mezzo destro ha creato pericoli, soprattutto nel secondo tempo ricordo una grandissima parata di Abbiati, e con Zanetti prima e Schelotto dopo abbiamo corretto la situazione".

Nel secondo tempo aver aggiustato la situazione ti ha permesso di avere più coraggio, anche i difensori centrali hanno sofferto un po' meno... "Si, secondo me si. La mossa di Schelotto era per cercare di avere spinta sulla destra e liberare Guarin nei due centrocampisti centrali anche perchè avevo visto che il centrocampista del Milan stava un po' calando. Con questa mossa abbiamo creato una prima palla goal, poi il pareggio. Secondo me l'Inter globalmente ha finito meglio del Milan. Loro hanno fatto un grande primo tempo, e il secondo tempo è stato migliore da parte nostra. Non dimentichiamoci che loro in questo momento hanno una condizione globale di primissimo livello in Europa, e questo lo dico con grande onestá...".

Non ti preoccupa il fatto che Handanovic sia un po' troppo spesso il migliore in campo?"Beh, sono contento per lui. Averlo preso è un investimento importante per il presente e il futuro dell'Inter. Poi è normale che il portiere stia lì a cercare di fare il suo, e Samir ha dovuto fare delle parate importanti come è nel suo bagaglio. Purtroppo questa stagione non è un alibi, è già un momento di grande cambiamento con 15 giocatori nuovi, ma gli infortuni ci hanno profondamente condizionato nel percorso tattico. Spesso quando trovavamo una certezza, poi perdevamo dei giocatori chiave per quel sistema di gioco. Prima la difesa a tre con la perdita di Samuel e Chivu, rimandendo con pochi difensori centrali. Poi il tridente, che era stato il nostro punto di forza nel momento in cui avevamo raggiunto la vetta della classifica, e aver perso Milito ti cambia tutta la fisionomia dell'attacco. Siamo stati costretti a cambiare ancora. Adesso abbiamo trovato un sistema, ma non è che ci divertiamo a cambiare. Io credo il compito dell'allenatore sia quello di trovare le soluzioni migliori nel momento in cui le cose vanno male. Bisogna guardare avanti, ma purtroppo in questa stagione abbiamo avuto delle difficoltá in questo senso collezionando degli alti e dei bassi, anche a causa di questi infortuni che hanno disturbatol'assetto della squadra. Giocatori come Milito non hanno sostituti...".

Nel primo tempo Boateng vi ha creato qualche problema perchè tagliava e veniva tra le vostre linee. Come dovevate fermalo lì? "Quella era una scalata che avevamo preparato ma non sempre siamo riusciti a farla. In quel caso diciamo che il primo mediano doveva occuparsi di Boateng, e Alvarez doveva lasciare Abate per stare su Nocerino. Quindi creare una sorta di rombo con Cambiasso basso, Gargano interno, Ricky interno e Palacio vertice alto. In quel caso l'inserimento di Abate sarebbe stato contenuto dal capitano, poi per merito del Milan nel momento in cui Boateng era statico riuscivamo a prenderlo, ma nel momento in cui tagliava con il tempo giusto ci metteva in difficolta. Ma questa fa farte delle capacitá e delle bravure anche dei nostri avversari...".