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Striscione Milan, Scaroni ha chiamato l’Inter per scusarsi. Nerazzurri rammaricati

Daniele Vitiello

Il gesto del presidente rossonero per rimediare dopo l'antipatico gesto di alcuni calciatori durante i festeggiamenti scudetto

Non ha fatto di certo piacere in casa Inter lo striscione esposto da alcuni calciatori del Milan durante i festeggiamenti scudetto. Il gesto ha macchiato la vittoria rossonera e il clima di massimo rispetto che si respirava tra le due tifoserie fino a ieri pomeriggio. Il club di via Aldo Rossi si è mosso subito per scusarsi, come spiega la Gazzetta dello Sport: "La società nerazzurra in queste ore non commenta ufficialmente e non ha intenzione di prendere alcuna iniziativa, ma fa filtrare la delusione e il rammarico per lo striscione e alcuni toni usati nella festa. Particolarmente contro l’ex Calhanoglu, il più bersagliato. In serata comunque la dirigenza nerazzurra è stata contattata dal presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ha stigmatizzato la vicenda dello striscione chiedendo scusa per l’accaduto".

 

Ma cosa rischiano i calciatori protagonisti del gesto? Si legge sulla rosea: "Per ora la storia dello striscione è ancora all’inizio dell’istruttoria. La procura federale potrebbe pure decidere di archiviare l’episodio, magari dopo aver sentito i calciatori (c’è anche ovviamente l’ipotesi del patteggiamento). In caso contrario si procederà al deferimento e al processo sportivo presso il Tribunale federale. Si tratta comunque, secondo l’ipotesi che può portare all’incolpazione nelle prossime settimane, di «mancata lealtà». Nella parte relativa alle sanzioni, il Codice prevede per la violazione dell’articolo 4 anche la possibilità di una squalifica per i giocatori responsabili (articolo 9) da scontare nel prossimo campionato, ma è probabile che la vicenda si concluda con una multa".