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Suarez: “Simeone il migliore di tutti, ma mi impedì di andare all’Inter. Era fatta…”

Mario Suarez, attuale centrocampista del Valencia, poteva essere un nuovo giocatore dell'Inter nel gennaio 2015. Ad affare praticamente fatto, fu un "amico" interista a bloccare tutto: il Cholo Simeone, suo allenatore all'Atletico Madrid

Dario Di Noi

Mario Suarez poteva diventare un grande acquisto dell’Inter di Mancini. Nel gennaio 2015, l’affare con i nerazzurri era praticamente in dirittura d’arrivo, ma a bloccarlo ci pensò un grande "amico" interista: lui è il Cholo Simeone, allora tecnico di Suarez all’Atletico Madrid.

In un’intervista concessa a Cadena Cope, nel corso della trasmissione "Tiempo de Juego", il centrocampista spagnolo (ora al Valencia di Prandelli) ha ricordato quell’aneddoto. A poche ore dalla sfida che lo ha visto protagonista in Liga (doppietta allo Sporting Gijon), Suarez ha parlato così: "Avevo deciso di andare via dall’Atletico, perché ogni volta che giocavo con continuità andavo in Nazionale. Non sono rimasto deluso da Simeone, ma fin dal primo momento in cui decisi di partire non mi lasciarono andare. Io vedevo la Nazionale e volevo starci. Perciò, volevo sfruttare un’opportunità all’estero per trovare continuità, ma non andò bene. Cosa è successo in quella finestra di mercato? Potevo andare all’Inter, le trattative erano molto avanzate. Ma in quel momento il Cholo non me lo permise. Io volevo giocare ma non mi fece andare via. Detto ciò col Cholo è rimasto un buon rapporto, quando sono arrivato al Valencia mi ha scritto un messaggio e in generale continuiamo a parlarci. Ci sono state delle cose di lui che non mi sono piaciute, e di sicuro anche certe cose mie non sono piaciute a lui. Lui era il capo e ha deciso così. Nonostante ciò, ho sempre detto che è il miglior allenatore che abbia mai avuto, da lui ho imparato molto. Ciò che è stato è stato, sbagliato o meno, perché ora devo solo concentrarmi sul presente per far vedere il mio miglior livello. Mi aveva già cercato il Valencia prima dell’Inter? C’è che in Spagna avevo provato tutto, avevo vinto tutto quello che potevo vincere con l’Atletico, il club in cui sono cresciuto fin da piccolo, senza mai separarmici. Quando ho deciso di andare via, avevo voglia di provare altre esperienze ed altri campionati. Vero che poi non è andata bene, ma intanto ho provato questa avventura e ho conosciuto qualcosa di diverso, in Italia così come in Inghilterra. Preferisco la Spagna, certo, qui c’è il miglior campionato del mondo, qui si può giocare il calcio più bello. Ho avuto adesso la fortuna di firmare per un grande club come il Valencia e sono contento di averlo fatto".