- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Massimo Moratti, nella giornata di ieri, ha risposto alle domande di alcuni tifosi presenti all'Istituto Nazionale Tumori. L'ex presidente nerazzurro ha difeso l'operato di Suning, accusata da alcuni di non avere sufficientemente a cuore le sorti della società nerazzurra: "E’ anche anche colpa mia che non ho venduto a un italiano che tanto non c’era. Ma andando a vendere a proprietà straniera, non puoi pretendere che in Indonesia e in Cina si abbia una passione per l’Inter così forte, è impossibile. Io credo che gli venga. Steven Zhang è un bravissimo ragazzo, credo che venga la passione per le cose che capitano: le sofferenze danno attaccamento, come la partita di domenica. Le sofferenze ti danno più attaccamento alla società. Per la passione dobbiamo aspettare con calma, arriverà a completamente della passione iniziale, del carico iniziale di una società importante che dava vantaggio alla loro industria, e loro si sono sentiti di aver fatto una cosa prestigiosa. Basta vedere come si sono comportati con me, in maniera cortesissima. Sapevano di avere per le mani una società che è un gioiello. La passione non possiamo pretenderla immediata. E’ diversa la storia, anche il carattere della società. Le caratteristiche cambiano in base a chi c’è a capo: poi se vince, non ce n’è. Ci vuole pazienza e non nostalgia, che ti mette in condizione di apprezzare ciò che fanno”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA