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L'Inter, anche grazie ad una partenza ad handicap, non sta rispettando le attese in campionato, ma nonostante tutto i tifosi credono nella squadra e nel progetto ed in particolare in Suning. Dopo qualche fisiologico mese di studio in cui ha lasciato le leve del comando in mano al vecchio azionista di maggioranza, la famiglia Zhang ha preso davvero il comando del club. Risolto non solo l’equivoco tecnico creatosi in un’estate sbagliata, ma anche qualche problema nel management, l’Inter ha iniziato a funzionare. E siamo soltanto all’inizio. Perché la potenza economica di Suning esploderà soltanto nella prossima campagna acquisti, quando tra l’altro verranno meno i paletti imposti dall’Uefa in chiave fairplay finanziario per i rossi delle precedenti gestioni. Suning insomma ha i soldi e soprattutto ha capito che più che tagliare i costi è importante aumentare i ricavi. Per il prossimo mercato sono pronti 150-200 milioni.
L’obiettivo - non solo a parole, come negli ultimi anni - è di tornare davvero nel gotha del calcio mondiale. Il tutto accompagnato dall’umiltà di chi ascolta i dirigenti che conoscono l’italico calcio e decide di vivere la nostra realtà. Steven Zhang, 25enne figlio del boss Jindong, di fatto ormai abita a Milano. Per il derby tornerà anche il padre. Un uomo che ha creato un impero da 50 miliardi di euro annui di fatturato. E ha capito che l’Inter non è la periferia dell’impero, ma il gioiello con cui invadere nuovi mercati. Per i tifosi, una manna.
(Gazzetta dello Sport)
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