In casa Inter a tenere banco, non sono solo i contrasti e la "distanza ideologica" sul mercato con Roberto Mancini. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l'attuale situazione in casa nerazzurra appare più delicata di quel che sembra anche per altri motivi:
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Suning, i contrasti con Mancini la punta dell’iceberg: i problemi vanno oltre
La nuova proprietà dopo aver chiuso l'accordo per l'acquisizione del club è tornata in Cina lasciando tutto tra le mani di una dirigenza in scadenza
"Il gelo con Roberto Mancini è soltanto la punta di un iceberg. Dopo aver chiuso a tempo di record il passaggio di proprietà l’Inter infatti è finita in una sorta di bolla che ha prodotto il pasticcio Pirelli e il diffondersi dei mal di pancia di mercato. Da una parte ci sono i cinesi che hanno fatto la cosa fondamentale (mettere soldi in un club in asfissia) ma poi sono tornati a Nanchino a occuparsi del loro colosso degli elettrodomestici. Lasciando le leve del comando alla vecchia dirigenza, che però ha tutti gli operativi in scadenza. Sullo sfondo, c’è poi Massimo Moratti, interista della prima ora, nominato advisor ma di fatto senza azioni. Al momento insomma all’Inter non si capisce chi prende davvero le decisioni. E di questo limbo inevitabilmente cercano di approfittare i soliti squali pallonari, procuratori e non, che fiutano il sangue (leggi denaro) cinese".
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