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SM – Inter, Suning non contempla l’esonero. Dovrà essere Conte a dare le dimissioni

A inizio settimana l'incontro decisivo tra Conte e il presidente dell'Inter Zhang che chiarirà il futuro della panchina nerazzurra

Andrea Della Sala

Dopo la finale di Europa League persa, il tecnico dell'Inter Antonio Conte ha fatto capire come sarà difficile proseguire il percorso intrapreso con il club nerazzurro. Lunedì o al più tardi martedì ci sarà l'atteso confronto col presidente Steven Zhang e la probabile chiusura del rapporto.

"L'impressione di una stanchezza, fisica e mentale, logorante. Addio, dunque. Il punto, però, è come. Ecco perché l'incontro di settimana prossima servirà in sostanza per dettare i termini della separazione. Il tecnico dell'Inter percepisce 12 milioni netti a stagione ed è legato al club da altri due anni di contratto: per Suning, tradotto, una spesa complessiva di 44 milioniSteven Zhang (disposto sì a confrontarsi con il tecnico, ad ascoltarlo e nel caso ad intervenire senza però concedergli carta bianca o piena acquiescenza di fronte alle sue richieste) non ha di certo alcuna intenzione di sobbarcarsi questo onere sino al 2023: ecco perché la proprietà non pensa e non contempla l'ipotesi dell'esonero.

Escludendo al momento un contenzioso legale (non a caso Conte ha ripetuto più volte che se separazione sarà, questa avverrà "senza rancore", mettendo in un certo senso le mani avanti), se il tecnico vorrà lasciare dovrà farlo di sua iniziativa, presentando le sue dimissioni, cosa per altro già fatta in passato con la Juve. Dimissioni che, lo ripetiamo, salvo clamorosi ripensamenti chiuderanno una parentesi durata poco più di un anno che mette a bilancio un secondo posto in campionato, una semifinale di Coppa Italia e una finale di Europa League", spiega Sportmediaset.

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