Da tempo si parla dell’ingresso di un team cinese in Formula 1 e il tema sembra interessare al gruppo Suning. Dopo gli investimenti nel calcio e nei diritti tv, il colosso hi-tec proprietario dell’Inter starebbe valutando la possibilità di allargare il proprio business al circus, che a sua volta punta ad aumentare i team da 10 a 12. È uno degli obiettivi dichiarati degli statunitensi di Liberty Media: da quando l’anno scorso hanno rilevato la Formula 1, vagliano richieste. Un paio di settimane fa la Bronze Fortune Limited, guidata da Michel Orts, avvocato francese con un passato da pilota di sportscar, ha cambiato nome diventando China F1 Racing Team Limited, e starebbe già provando a coinvolgere ex tecnici e ingegneri della Manor Racing, fallita mesi fa. Ancora senza nome è un altro potenziale team cinese che, stando ai rumor, potrebbe legarsi a una scuderia spagnola di Formula2, la Campos Racing o la Racing Engineering. Secondo voci provenienti dalla Cina, dietro una di queste due operazioni ci sarebbe Suning, magari coinvolto in un consorzio. Non è un mistero la passione per i motori di Steven Zhang, il figlio del patron di Suning, e al gruppo non mancano certo le risorse per una simile avventura, che dal 2004 offre un palcoscenico in patria, il GP di Shanghai. Non sarà semplice vedere un nuovo team in pista già nella prossima stagione: all’ultima scuderia che si è assestata nel circuito, la statunitense Haas, sono serviti due anni per arrivare nel 2015 a partecipare a un campionato.
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Suning scatenato: dopo il calcio e le tv, pronto lo sbarco in Formula 1?
Da tempo si parla dell’ingresso di un team cinese in Formula 1 e il tema sembra interessare al gruppo Suning
(Tuttosport)
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