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Inter a Riad per giocarsi la Supercoppa. La squadra di Inzaghi ci arriva da detentrice del trofeo, i nerazzurri hanno vinto le ultime tre edizioni e vogliono giocarsela al meglio. Anche perché, come si dice, vincere aiuta a vincere.
"C’è la Lazio e basta la parola: per Simone Inzaghi non è mai una partita dal peso specifico indifferente. Non lo è in campionato, figurarsi per questa che vale mezzo trofeo. Trofeo che è pure il primo in ordine temporale che l’Inter arriva a giocarsi dopo Istanbul: è bene riabituarsi a vincere, quando si arriva in volata. C’è, in definitiva, la voglia di andarsi a prendere una coppa che a Simone Inzaghi e all’Inter darebbe tanto", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Siamo a 17 giorni dalla sfida scudetto di San Siro contro la Juve, inutile girarci intorno. E allora eccoci qui: questa Supercoppa non è solo un torneo a sé. Questa competizione dà la spinta per correre pure altrove. Non si sbaglia nel dire che il 3-0 inflitto al Milan nel derby di Riad di un anno fu uno scivolo incredibile, per Lautaro e compagni, quando poi si ritrovarono ancora contro i rossoneri in semifinale di Champions. Vincere ancora vuol dire rifare un altro pieno di fiducia, c’è sempre posto nel serbatoio. Vorrebbe dire – e questo i giocatori lo sanno – dimostrare ancora all’Italia cosa è capace di fare l’Inter quando è sotto pressione. E in effetti, un po’ di pressione a Riad l’Inter la sente. Perché è inutile girarci intorno, qui in Arabia i nerazzurri sono i favoriti".
"Inzaghi è animale da partita secca: è molto difficile che una sua squadra sbagli l’approccio a sfide da dentro o fuori. Lo racconta anche la media punti tenuta nelle coppe nazionali, dunque Coppa Italia e appunto Supercoppa: 2,13 punti a partita, andamento più veloce degli altri tre tecnici che si giocano questo trofeo. Adesso va “solo” cambiata la prospettiva. Nelle prime due stagioni da interista le coppe – e nel conto va messa anche la finale Champions raggiunta – sono servite a Inzaghi per mascherare le delusioni dei campionati. Questa settimana a Riad, invece, è necessaria per aprirsi il varco. Per imboccare lo scivolo di cui sopra. Per correre ancor più convinti verso la Juve. E per non aggiungere nervosismi interni, visto che c’è già chi prova a stuzzicare costantemente dall’esterno", aggiunge Gazzetta.
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