- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Domenica sera l'Inter ospiterà il Milan a San Siro per il derby. Uno dei protagonisti della sfida in casa rossoneri, Suso, ha parlato della sfida coi nerazzurri al Corriere della Sera:
Avrebbe potuto andare all’Inter.
«Per due estati di fila c’è stata un’offerta dell’Inter per me, ma io sono molto contento qua, non ho mai pensato di cambiare. L’Inter mi ha cercato anche l’estate scorsa e mi ha un po’ stupito il ds Mirabelli che ha detto pubblicamente che non lo sapeva. Invece ne avevamo parlato».
Lei ha dichiarato che l’era cinese è stata un pasticcio. Voi giocatori avete risentito delle incertezze societarie?
«Nel periodo cinese c’era un pochino più di confusione, ma noi giocatori non abbiamo mai avuto problemi. Io al massimo leggevo tutti i giorni che avrebbero dovuto vendermi...».
A Milanello prima del derby si avverte un clima diverso?
«Anche inconsciamente hai in testa che il derby è una gara speciale, siamo tutti molto concentrati, sono le partite più facili da preparare. Per Gattuso invece non cambia niente».
Prima del derby 2016, aveva detto che in caso di doppietta sarebbe venuto a Milanello a piedi, ma all’epoca abitava vicino: non valeva.
«E poi non abbiamo vinto. Ora non prometto niente. Ma se quando segniamo poi non vinciamo, preferisco vincere con un mio assist».
Per molti l’Inter è più forte: lei che ne pensa?
«L’Inter è favorita. Noi dobbiamo stare calmi, il derby è come una partita di poker: serve fortuna e mente fredda. Se andiamo in vantaggio, non dobbiamo avere paura, né fretta. Stare uniti e non prendere gol, è vero che noi giochiamo bene ma contano i punti».
Quanti punti vale il derby?
«Sempre tre, ma è una questione di fiducia. Queste sono partite che ti aiutano a crescere a velocità doppia».
Chi toglierebbe all’Inter?
«L’anno scorso ho detto Rafinha... Diciamo che ora non tolgo nessuno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA