00:38 min

primo piano

All. portieri Svizzera: “Sommer perfetto per Inzaghi. All’Inter c’è il migliore…”

Patrick Foletti, preparatore dei portieri della nazionale svizzera, commenta il trasferimento di Sommer all'Inter

Dopo mesi difficili al Bayern Monaco, Yann Sommer, dopo una lunga trattativa, in estate è passato all'Inter. Il suo allenatore dei portieri in Nazionale, Patrick Foletti, dice che l'estate a Monaco è stata complicata per lo svizzero. "Il primo sms dopo il passaggio all'Inter l'ho scritto in italiano. E durante l'allenamento ho sentito che aveva già imparato alcune parolacce italiane. Ma per abitudine e tutto il resto in campo continuiamo a parlare in tedesco", dice Foletti in una lunga intervista a Blick.

"Yann ha molto talento nelle lingue, imparerà la nuova lingua molto velocemente anche senza il mio aiuto. Parla abbastanza bene anche lo spagnolo e il francese".

Tre partite, zero gol subiti: da fuori, l'esordio di Sommer a Milano è stato un successo. Cosa dici?

—  

"Sono molto contento di come stanno andando le cose. È chiaramente il numero 1 per tutti i dirigenti dell'Inter e questa sicurezza non è da sottovalutare. Yann rientra perfettamente nell'idea di come Simone Inzaghi vuole che giochi. E non ultimo, all'Inter è sotto l'ala protettrice del miglior allenatore dei portieri del mondo, Gianluca Spinelli. Con lui Yann può ancora fare un passo avanti a 34 anni. Sicuramente ci saranno degli aggiustamenti in ambito tattico e tecnico. E all'Inter il lavoro è estremamente minuzioso, Inzaghi concede raramente ferie ai suoi giocatori e pretende alta intensità in allenamento. Dopo otto anni in Germania ci sono molte novità interessanti per Yann".

Il Bayern Monaco?

—  

"Mettiamola così: il calcio non ha memoria. È stato scritto e detto tanto, ma il passato non mi interessa. Una cosa è chiara: per Yann i sei mesi sono stati un'esperienza importante per continuare a crescere. Da questo punto di vista, sono anche felice che abbia vissuto questa esperienza. Anche se non sempre tutto è stato bello.


Il trattamento riservatogli è stato giusto?

—  

"Come allenatore dei portieri della nazionale svizzera avrei sicuramente voluto più sostegno per Yann. Il punto è: avrebbe potuto fare meglio in quella situazione? Dubito che molti giocatori ne sarebbero usciti indenni da queste circostanze. Yann ha riportato lividi e ha barcollato, ma non è caduto. Rispetto a tutto questo trambusto, le sue prestazioni sono state eccezionali".

Sei vicino a Sommer anche a livello personale: quanto lo hanno toccato le critiche?

—  

"Ha sofferto, il che è del tutto normale. A 34 anni si è trovato in difficoltà per la prima volta nella sua carriera, dopo che le cose erano sempre andate bene. Ma grazie alla sua forza mentale è riuscito a reagire bene. Fondamentalmente, il portiere principale della nazionale deve giocare regolarmente nel proprio club".

Per quanto tempo sarà il numero 1 della Nazionale?

—  

"Nessuna idea. Né Yann né io lo decidiamo, ma Madre Natura. Se a un certo punto ci sarà bisogno di cambiare, in porta ci sarà qualcun altro".

(Blick)


Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.