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Il trattamento riservatogli è stato giusto?
—"Come allenatore dei portieri della nazionale svizzera avrei sicuramente voluto più sostegno per Yann. Il punto è: avrebbe potuto fare meglio in quella situazione? Dubito che molti giocatori ne sarebbero usciti indenni da queste circostanze. Yann ha riportato lividi e ha barcollato, ma non è caduto. Rispetto a tutto questo trambusto, le sue prestazioni sono state eccezionali".
Sei vicino a Sommer anche a livello personale: quanto lo hanno toccato le critiche?
—"Ha sofferto, il che è del tutto normale. A 34 anni si è trovato in difficoltà per la prima volta nella sua carriera, dopo che le cose erano sempre andate bene. Ma grazie alla sua forza mentale è riuscito a reagire bene. Fondamentalmente, il portiere principale della nazionale deve giocare regolarmente nel proprio club".
Per quanto tempo sarà il numero 1 della Nazionale?
—"Nessuna idea. Né Yann né io lo decidiamo, ma Madre Natura. Se a un certo punto ci sarà bisogno di cambiare, in porta ci sarà qualcun altro".
(Blick)
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