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"Zielinski è andato anche oltre, con il gol. Il centrocampista è il lusso che l’Inter aggiungerà a un reparto che ha già tenuto a lungo Frattesi in panchina. Come a dire: ci sarà l’imbarazzo della scelta. Ma l’imbarazzo non lo ha avuto il polacco nello scegliere il nerazzurro, segnale evidente di quanto la nuova avventura lo stimoli dal punto di vista professionale. E ha ragione lui, perché Zielisnki sarebbe servito anche quest’anno: si pensi solo al minutaggio che sarebbe stato risparmiato a Mkhitaryan, così da avere magari l’armeno più lucido nel momento cruciale, ovvero la doppia sfida con l’Atletico Madrid. Questo gli chiederà l’Inter, la prossima stagione. E lui sembra impaziente di dimostrare il suo valore con continuità".
"Con loro due l’organico si allunga, si alza sensibilmente il livello delle alternative. Di conseguenza è come se l’Inter andasse incontro alla necessità di ampliare il suo parco giocatori di qualità per restare competivi contemporaneamente sia in Italia sia in Europa. Con Taremi e Zielisnki l’Inter si mette in casa un certo numero di gol e assist superiori a quelli che sono stati garantiti quest’anno dalla coppia Arnautovic-Sanchez e da Klaassen a centrocampo. Vuol dire essere in grado di sopportare con maggiore leggerezza gli eventuali periodi negativi di Thuram e Lautaro. Ed è un bel salto in avanti", aggiunge il quotidiano.
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