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"Fermare il campionato per due settimane. Ragionare sull'ipotesi di un'autoriduzione della capienza vista l'emergenza epidemiologica", sono questi secondo la Gazzetta dello Sport i temi al centro del dibattito tra Lega, Federazione e Governo in attesa di eventuali provvedimenti da adottare da qui a breve.
La rosea rivela anche il dettaglio di una telefonata tra il premier Mario Draghi e il presidente federale Gravina. Questo il focus: "Un colloquio senza nessuna tensione, e senza nessun out out. Ma con Draghi "preoccupato" che si è rivolto a Gravina per chiedergli lo stato dell'arte nel mondo del calcio in questo momento davvero complicato. Il presidente federale ha spiegato la fermata generalizzata di tutti i campionati, dalla B in giù (anche la C ha rinviato la giornata del 16 gennaio), compresi quelli dilettantistici e giovanili (che si prevede di riprendere il 30 gennaio). Ma ha anche fatto presente le difficoltà di calendario per la serie A. E il rischio di un'interruzione del percorso sul piano della tenuta del sistema. Stesse parole usate anche nell'assemblea di Lega. Per ora, l'orientamento dei club è quello di non fermarsi e di andare avanti, con la consapevolezza però che altri scenari potrebbero prodursi visti i dati dell'avanzamento della pandemia. In pratica, le porte chiuse nel giro di 2-3 settimane se le cose non migliorassero".
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