Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, ha intervistato l’ex giocatore dell’Inter Thiago Motta. Il centrocampista della Nazionale ha parlato, anche della sua ex squadra: “Come era Mourinho? Speciale, come dicono tutti. È uno che in campo non era molto attento a tante cose tattiche, le lasciava un po’ più ai giocatori. Anche perché in quell’Inter c’erano giocatori esperti e intelligenti, veri leader. Era speciale anche nelle reazioni: magari perdeva una partita e il giorno dopo non salutava nessuno, neanche buongiorno. Però quando vincevamo era il più contento di tutti, anche dei giocatori. Con chi ho legato di più in quegli anni? Un giocatore che ammiravo tantissimo era Walter Samuel, un tipo fantastico. Era timido, non parlava moltissimo, però aveva un carattere straordinario, sempre positivo, sempre capace di aiutare. Allora lo ammiravo tantissimo sia come giocatore che come persona, era fantastico. Perché chiesi a Moratti di andare al Paris Saint Germain? Io all’Inter mi trovavo bene. La verità è che c’erano persone nel club che non erano d’accordo con me, come, in verità, io non ero d’accordo con loro. Faccio un esempio per essere più chiaro. Branca, che allora era il direttore sportivo insieme a Oriali, non era d’accordo che io fossi nell’Inter in quel momento. Sentivo che non aveva più la fiducia di prima. Allora quando io ho avuto, sono sincero, la possibilità di andare al Paris Saint Germain, mi sono detto: “Vado in un posto dove c’è un futuro per me o rimango qua a lottare e a cambiare quello che sta succedendo?” Però la vedevo molto difficile. Allora sono andato a parlare con il presidente. Moratti è sempre stato un gentiluomo, mi ha ascoltato, mi ha detto quello che pensava e poi siamo arrivati ad un accordo"
primo piano
Thiago Motta: “Mourinho? Era Speciale. Via dall’Inter per colpa di Branca. Moratti…”
Il centrocampista della nazionale italiana ha parlato dei suoi tempi all'Inter
(Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA