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THIAGO MOTTA: “VINCERE, VINCERE ANCORA”

Alessandro De Felice

Ai microfoni di Inter Channel, si è raccontato Thiago Motta, in una intensa chiacchierata con Roberto Scarpini. Inter.it propone la versione integrale delle dichiarazioni del centrocampista nerazzurro, in onda all’interno dello speciale...

Ai microfoni di Inter Channel, si è raccontato Thiago Motta, in una intensa chiacchierata con Roberto Scarpini. Inter.it propone la versione integrale delle dichiarazioni del centrocampista nerazzurro, in onda all'interno dello speciale "Usa Today".Benvenuto a Thiago Motta. Dopo una stagione di Inter, come ricordi il primo gol che hai segnato, quello - stupendo - nel derby alla seconda giornata dello scorso campionato?"È stato bellissimo, me lo ricordo come una cosa stupenda. Anche perché giocare nell'Inter era un sogno che avevo da tempo, anche quando ero in Spagna. Arrivare all'Inter, giocare il derby e segnare grazie ai miei compagni un gol come quello, resta un'emozione indimenticabile. È stato bello cominciare l'anno in quel modo, mi ha dato tanta fiducia".Adesso che sono passati alcuni mesi, ti è un po' passata la rabbia ripensando alla tua assenza nella finale di Champions League per colpa di Busquets?"Nei suoi confronti non sono arrabbiato perché non serve, però il dispiacere per non aver giocato la finale resta. Comunque abbiamo vinto e questo era la cosa importante. Adesso abbiamo un'altra stagione da affrontare, in cui possiamo arrivare a un'altra finale di Champions League: spero di arrivarci e di poterla giocare".Lo sai che ci sono stati tanti tifosi del Genoa che hanno fatto il tifo per l'Inter per te e per Milito?"Devo ringraziare tanto i tifosi del Genoa. E anche la squadra e la società, che mi hanno dato la possibilità di tornare al livello cui sono adesso. Io l'ho già detto, il Genoa rimane e rimarrà sempre nel mio cuore, perché quando mi trovavo in un momento difficile mi ha dato una possibilità. A Genova ho trascorso un anno bellissimo".Indossi una maglietta di colore azzurro in questo momento: vestirai l'azzurro anche poco prima di Ferragosto, con la nazionale italiana?"Magari... (sorride, ndr). Però adesso penso solo ad allenarmi bene con l'Inter. Abbiamo una grande squadra, ma per giocare uno deve lavorare bene. Il resto è una conseguenza: se gioco nell'Inter e faccio bene nell'Inter, magari posso arrivare anche in Nazionale".Tu in passato hai detto che anche se ti dovesse arrivare la chiamata del Brasile, la prima opzione sarebbe la maglia azzurra dell'Italia."L'ho detto e continuo ad avere questo pensiero. Io voglio giocare con la nazionale italiana: questa è la mia scelta".Dopo aver vinto tutto l'anno scorso con l'Inter, com'è cominciare questa nuova stagione dove ci sono a disposizione subito tre nuovi trofei?"È bellissimo. Abbiamo due finali subito, il 21 e il 27 agosto: dobbiamo lavorare bene, sono due partite secche e vogliamo vincerle, perché in ballo ci sono due trofei importantissimi. Come si fa ad affrontare una stagione così dopo aver vinto tutto l'anno scorso? Con la testa, con la testa giusta, e pensando che ogni stagione si può vincere e che il bello del calcio è vincere, vincere, vincere".Quanto è difficile mantenere la condizione?"Non è facile, perché si gioca quasi sempre tre volte alla settimana. Però abbiamo una squadra ampia, con tanta qualità, e non resta che lavorare per fare in modo che il proprio corpo sia sempre vicino al 100%, in ogni partita".Bisogna essere non solo bravi in partita ma anche fuori dal campo?"Sicuramente, perché l'allenamento è importante e ancora di più lo è quello che fai quando finisce l'allenamento, il cibo, il riposo, la testa concentrata che non pensa ad altro. Uno deve sempre pensare alla prossima partita".Molti hanno detto che la vittoria in Tim Cup contro la Roma a voi giocatori ha dato quasi più soddisfazione degli altri trionfi: sembra quasi un paradosso, è vero?"Non lo so, penso che tutte e tre le vittorie siano state bellissime. Battere la Roma sul loro campo non era certo facile e noi ce l'abbiamo fatta, ma adesso pensiamo già all'altro incontro che ci aspetta con i giallorossi, che non sarà certo difficile, ma noi abbiamo la forza per vincere e penso che ce la possiamo fare".Cosa ne pensi di questa Roma molto brasiliana ora?"È una grande squadra, sono diventati più forti".Qui è arrivato un ragazzo brasiliano giovane, Coutinho, cosa ne pensi?"Penso che ha grandissime qualità, che è un bravo ragazzo, tranquillo, che si è inserito subito: l'abbiamo preso subito come un figlio, anche per il suo modo di comportarsi: viene lì, è simpatico, vuole imparare. Poi ha davvero grande qualità, è veloce, è bravissimo con il destro, fa gol, fa passaggi filtranti, ha visione di gioco. Deve proseguire così e lavorare bene, perché ha futuro e anche presente, può davvero diventare un giocatore importante per questa squadra. Penso che farà tante cose belle nell'Inter. Un giocatore come lui può essere importantissimo: quando la squadra è in difficoltà, è ad esempio importantissimo sapere che puoi passare la palla a uno che inventa: questo è molto importante".Cosa ne pensi di Rafael Benitez?"Io ho avuto tanti allenatori, anche molto diversi tra loro. A lui piace molto la parte di tattica nel gioco, gli piace far imparare ai suoi giocatori cosa vuole in campo e questo lo fa in tutti gli allenamenti. Ogni giorno prova a metterti in testa cosa vuole in partita: mi piace, mi piace molto, e a lui piacciono i dettagli. Speriamo che lui possa aiutare l'Inter a vincere ancora e noi giocatori aiutare lui a vincere con l'Inter. Quando si vince si entra nella storia. Noi ci siamo già entrati ma vogliamo rimanerci a lungo".