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GDS – VENDERE L’INTER ADESSO NON AVREBBE SENSO MA THOHIR STA PENSANDO…

La situazione in casa Inter è molto complicata e nonostante il presidente, Erick Thohir, sia un uomo di mondo e abituato a destreggiarsi negli ambienti finanziari, sta trovando mille difficoltà nel cercare di risollevare i conti della società...

Riccardo Fusato

La situazione in casa Inter è molto complicata e nonostante il presidente, Erick Thohir, sia un uomo di mondo e abituato a destreggiarsi negli ambienti finanziari, sta trovando mille difficoltà nel cercare di risollevare i conti della società nerazzurra.

Il tycoon, in effetti,  si era immaginato un turnaround che non si è ancora verificato. Da un lato, non avrebbe senso vendere ora, in assenza di quella svolta societaria in grado di incrementare il valore dell’Inter. Dall’altro lato, il rischio è che se si continua di questo passo – i debiti sul groppone, gli asset in mano alle banche, l’assenza dalla Champions, lo squilibrio gestionale – il buco per le tasche di Thohir sarà ancora più ampio. A questo punto, l’investimento nerazzurro è costato al socio di maggioranza 75 milioni di aumento di capitale riservato per acquisire il 70% delle azioni e 108 milioni di prestiti fruttiferi (104 la quota capitale), al 30 giugno 2015. Con una bella differenza: i 75 milioni sono finiti in conto capitale e, quindi, già sfumati; i 108 sono un debito che, in quanto tale, l’Inter dovrebbe restituire (31 milioni con rimborso a fine esercizio, prorogabile fino al 2020; 77 milioni entro 4 anni). Ma sono le prospettive nel breve e medio periodo a preoccupare il tycoon di Giacarta. È vero che, in caso di disimpegno, Thohir non riuscirebbe a rientrare dall’investimento fatto, almeno finché l’Inter non avrà svoltato tornando in Champions in pianta stabile e sistemando i conti. Ma è altrettanto vero che nei prossimi mesi (e anni, fino ad avvenuto risanamento) la proprietà nerazzurra sarà chiamata a reperire ingenti fondi per assicurare la continuità aziendale dell’Inter. Già prima della fine della stagione, si renderà necessaria un’ulteriore iniezione di denaro: il club ha chiuso il mercato a saldo zero ma i ricavi incrementali attesi nel budget non si sono materializzati. Thohir, che non aveva intenzione di rimetter mano al portafogli così presto dopo l’ultima tranche dell’aprile scorso, rischia di dover intervenire, anche perché i pagamenti con i fornitori e gli agenti starebbero tardando.

(Gazzetta dello Sport)

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