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I tifosi dell’Inter sono preoccupati e tutti aspettano ora un segnale dal nuovo presidente Thohir.
Ovvio che adesso sia lui a decidere, ma il popolo nerazzurro, oltre alla buona volontà di ripianare il bilancio chiede ora al tycoon di occuparsi anche della gestione tecnica della squadra, fattore non meno importante per la crescita della società. Tutti sanno benissimo che ci vorranno due o tre anni per risalire la china ma ora serve chiarezza. Le domande in merito, che si pone la Gazzetta dello Sport sono molteplici: Cosa c’entra lo sbandierato modello-Arsenal, cioè giovani e spettacolo, con l’Inter di Cambiasso-Zanetti e dei lanci lunghi all’isolato Palacio? Mazzarri, stimato chef da cucina povera, come Davide Oldani, abile a spremere il massimo da ingredienti umili, serve nell’emergenza e poi, al momento di investire in campioni, lascerà il posto a qualche De Boer? Chi si occupa di questo mercato? E di quello estivo? Branca e i soliti? Moratti ha subito una sostituzione calcistica o da basket e poi rientra? Dov’è la rivoluzione indonesiana? La sensazione è che serva una persona che faccia da referente tecnico. Serve cioè qualcuno che decida come fatto dal Psg con Leonardo e non 10 persone. La stessa Roma quando ha affidato tutto ad un solo uomo ha ora un progetto più chiaro.
In aggiunta resta da capire come e quando gli uomini di Thohir incominceranno ad assere attivi in società. Quali si occupano della disciplina e della gestione ordinaria? Ieri Mazzarri si è pentito a voce alta dei dieci giorni di vacanza regalati ai sudamericani. Chi ha deciso? Chi comanda?
Tanti dubbi, troppi. Serve chiarezza
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