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Inter, balletto di cifre: ecco cosa trapela dal club. Suning, ok ai debiti. Moratti e Thohir…

Alla fine, sembra fatta: il Suning si prenderà l'Inter. La trattativa, avviata da tempo, ha subito un'accelerata negli ultimi giorni

Riccardo Fusato

Alla fine, sembra fatta: il Suning si prenderà l'Inter. La trattativa, avviata da tempo, ha subito un'accelerata negli ultimi giorni anche perchè le parti interessate hanno risolto la questione cardine e cioè la valutazione complessiva della società oltre a capire i patti parasociali tra Thohir e Moratti. Avendo immesso 75 milioni a fondo perduto e circa 100 in prestito, mai convertito in conto capitale (e con un interesse tra l’8 e il 9,5%, per arrivare ai 108 a bilancio al 30 giugno 2015), Thohir si aspettava di rientrare in tutto o in parte dall’investimento. Dovrebbe riuscirci. Se tre anni fa il 100% dell’Inter venne stimato 300-350 milioni, compresi i debiti, pare che Suning abbia valutato la società sui 500 milioni (dalla società trapela la cifra di 700-750). I cinesi si accollerebbero a regime debiti per 300 milioni (tra banche e fornitori) e rimborserebbero i 100 prestati da Thohir. In più verserebbero cash altri 100 milioni liquidando i rispettivi pacchetti azionari di Moratti e Thohir. Comunque a ottobre l’Inter avrà bisogno di un aumento di capitale, col bilancio 2014-15 atteso in perdita per 50 milioni. Poi si è dovuto risolvere il patto tra Moratti e Thohir. A novembre scadrà il patto triennale tra i due ma se l'ex patron cederà prima il suo 29,5% i vincoli decadranno automaticamente. L’addio imminente di Moratti sarebbe una sorta di put anticipata, vale a dire quell’opzione che il petroliere potrebbe esercitare, da metà novembre: cedere il suo 29,5% obbligando Thohir a rilevarlo a una cifra prefissata. Una spada di Damocle sulla testa dell’indonesiano. Anche per questo Suning è vista come il cavaliere bianco.

(Gazzetta dello Sport)

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