La domanda è stata spesso posta, in termini più o meno diretti: ma l'Inter ha la capacità economica per aggredire il mercato? Erick Thohir, intervistato dal Corriere dello Sport, mette alcuni puntini sulle i, spiegando i margini di manovra del club: «Tra essere in Champions League e in Europa League c’è differenza a livello economico. Se giochi in Champions, i tuoi salari possono crescere perché hai maggiori ricavi. Se invece non vi prendi parte, non puoi spendere le stesse cifre. Attualmente abbiamo un monte ingaggi di circa 80 milioni e credo che, pur con qualche aggiustamento, rimarrà questo anche nella prossima stagione. Con il Fair Play Finanziario e l’accordo che abbiamo firmato con la Uefa siamo obbligati a rispettare certi parametri. Potremmo far salire gli stipendi dei giocatori a 130 milioni, spendere per gli acquisti più di quanto incassiamo dalle cessioni e sono convinto che i tifosi sarebbero felici. Anzi, lo sarei anche io perché sono uno tifoso dell’Inter. Ma cosa succederebbe se finissimo secondi in classifica senza attenerci alle regole dell’Uefa? Ve lo dico io: non giocheremmo la Champions e neppure l’Europa League. Ecco perché è obbligatorio rispettare il Fair Play Finanziario. Non solo non dovremo far crescere il monte ingaggi, ma sarà necessario sia arrivare a un equilibrio tra acquisti e cessioni sia realizzare 50 milioni di plusvalenze nel corso del prossimo esercizio».
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Thohir: “Porto gli ingaggi da 80 a 130 mln e spendo. Tutti felici ma vi dico io che succede”
Il presidente dell'Inter mette qualche puntino sulle i in vista del prossimo mercato
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